Cortina d’Ampezzo, 21 luglio 2019 – Dal lontano Giappone è la splendida Osca Mf4 Frua del 1952, vincitrice tra l’altro proprio della Coppa d’Oro delle Dolomiti negli anni ’50, ad essere premiata come prima assoluto del Concorso di Eleganza di quest’anno in occasione dell’evento internazionale fra gli splendidi paesaggi delle Dolomiti.
La giuria, composta dal famoso collezionista, l’architetto Corrado Lopresto, e dal direttore del mensile di riferimento del settore Ruoteclassiche, David Gioudici, ha avuto evidentemente un occhio di riguardo nei confronti dell’equipaggio giapponese premiando la Osca. La motivazione è “per la rarità del modello, la sua vittoria storica alla Coppa d’Oro delle Dolomiti, la perfezione del restauro”, oltre al piacere, appunto, di consegnare il premio a un equipaggio venuto da così lontano, che rappresenta sicuramente un’ottima pubblicità nel Paese del Sol Levante.
Seconda classificata la Mercedes-Benz 300 SL “ali di gabbiano” del 1955, dell’equipaggio tutto al femminile Maria Bussolati e Simona Tironi, che vanta comunque una vittoria alla 24 Ore di Le Mans, alla Mille Chilometri del Nurburgring e alla Carrera Panamericana. E probabilmente meritava il primo posto, se al volante della Osca ci fossero stati dei connazionali.
Terza classificata la Lancia Aurelia B20 GT del 1957, dell’equipaggio Stefano Valente e Charlotte Magaraggia. La gran turismo firmata Pininfarina amata da Gary Cooper, da guidare in doppiopetto, anch’essa con una vita agonistica ricca di successi come la Mille Miglia del 1951, dove fu prima della classe fino a 2000cc e seconda assoluta dietro la Ferrari 4 litri di Gigi Villoresi.
“La Coppa d’Oro delle Dolomiti è un evento molto conosciuto anche in Giappone e al quale tutti gli appassionati vorrebbero partecipare”, hanno commentato Kimura Hidetomo e Kurosawa Tetsu.
“Eventi come la Coppa d’Oro delle Dolomiti e la Targa Florio sono momenti spettacolari di competizione e bellezza, di paesaggi diversi ed emozionanti, dalle Dolomiti al mare di Sicilia, che rappresentano ed esaltano la bellezza e la notorietà di un paese splendido come l’Italia”, hanno continuato i due dell’equipaggio giapponese.