“Disgusto e riprovazione per il fatto in sé e profondo sgomento per l’ignoranza che evidentemente alberga nelle teste degli ignoti autori: questi sono i sentimenti che il Coordinamento Provinciale Belluno – Dolomiti di Fratelli d’Italia ha provato nell’apprendere la notizia del vigliacco gesto compiuto presso il Cimitero Militare Monumentale di Santo Stefano di Cadore dove il Tricolore italiano issato su uno dei tre pennoni è stato strappato e gettato a terra.
L’area sacra è dedicata al sottotenente Adriano Lobetti Bodoni, del 92° Reggimento Fanteria, che morì appena ventenne sul Monte Rosso (Roteck in tedesco) il 4 agosto 1915; per il suo sacrificio fu insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria. Assieme alle sue spoglie riposano quelle di più di 800 militari italiani e più di cento militari austroungarici.
Pare, così si apprende dalla stampa, che l’area dell’Alto Cadore/Comelico sia stata interessata nella giornata di domenica scorsa da una folkloristica manifestazione di un sedicente Movimento di Liberazione Nazionale (nomen omen) veneto.
Sappiano i coraggiosi “liberatori” che tra quei mille sfortunati giovani, sepolti nel cimitero che qualcuno ha profanato, vi erano ragazzi provenienti dal Veneto e dalla Calabria come dal Piemonte, dalla Lombardia e dalla Sicilia; tutti quegli eroi sono morti per dare gloria a quel Tricolore che è stato strappato dal pennone e quell’ignobile gesto offende tutti i morti, anche i veneti ed anzi ancor di più quest’ultimi in quanto vilipesi dai loro stessi corregionali!”