Il “Comitato di azione civile – Democrazia Belluno” organizza per il 21 marzo 2019 alle ore 20,30 all’Albergo Cappello (Sala convegni 2° piano) in via Carrera a Belluno l’incontro dal titolo “Emigrazione, immigrazione e società. Storia, religione, integrazione”.
Interverranno:
- Gaetano Rizzo, coordinatore Comitato Democrazia Belluno
- Mario Svaluto Moreolo, politico, ex amministratore pubblico
- Angelo Zampol D’Ortia, docente di Storia
- Doriano Lavina, esperto comunicazione
- Hayat Sbai, immigrata dal Marocco
Ospite della serata lo scrittore Antonio G. Bortoluzzi che interverrà sul tema “La comunità nei piccoli borghi di montagna”.
Modera l’incontro Maria Croce, responsabile della comunicazione del Comitato.
I Comitati Civici – spiega Mario Svaluto Moreolo – sono espressione del progetto culturale della “Leopolda” rappresentano un lodevole e prezioso tentativo di coinvolgere i cittadini nel dibattito culturale e politico che, a fianco del Partito Democratico, risvegli l’interesse per la politica e per la partecipazione attiva a fronte di una pericolosa deriva antidemocratica oggi perseguita dagli attuali governanti.
Questa forma di partecipazione attiva non è una cosa nuova.
Già nel dopo guerra a fronte del cosiddetto “pericolo comunista” a latere della Democrazia Cristiana vennero istituiti i Comitati Civici per iniziativa soprattutto del mondo cattolico.
Pur con una impostazione precisa e qualche venatura di integralismo questi Comitati hanno sollecitato le masse popolari alla partecipazione ed al dibattito.
Per iniziativa della Gerarchia Ecclesiastica si affiancò anche un atto religioso che consisteva nel portare in processione la statua della cosiddetta “Madonna pellegrina” in tutte le contrade e nei paesi anche i più isolati.
Al di là di queste caratteristiche tipiche del tempo, i Comitati hanno instradato tantissimi giovani ed anche meno giovani all’interesse per la politica e la partecipazione alla “ricostruzione” postbellica.
In definitiva i comunisti si avvalevano delle “Frattocchie” i democristiani dei “Comitati Civici”.
Sono stati la fucina che ha formato e preparato intere classi politiche e classi dirigenti.
Io ha fatto parte di quella storia.
Mi permetto anche di “tranquillizzare” alcuni amici del Partito Democratico che hanno interpretato ed interpretano l’iniziativa in parola quale formula subdola di presenza immanente di Matteo Renzi atta a condizionare il Partito Democratico.
Dobbiamo tutti uscire da questa forma di “mediocre provincialismo” perché altra è la battaglia che dobbiamo affrontare stante l’attuale “crisi di valori e di sistema”.
Questa formazione “pre-politica”- conclude Mario Svaluto Moreolo – è indispensabile a tutti: ai responsabili politici, ai responsabile amministrativi ed anche a tutti i cittadini disponibili a “dare una mano” per difendere quanto conquistato con la democrazia ed allontanare l’antipolitica e la l’arroganza degli attuali governanti che praticano di fatto metodi e decisioni tipici di un clima di “prefascismo”.