Il 16 giugno 2016 la Commissione Europea per lo sviluppo regionale (REGI) ha approvato la relazione sulla strategia alpina. In detta strategia viene data priorità alla pianificazione di progetti complementari che colleghino e sviluppino l’attuale rete TEN-T (Trans-European Networks – Transport).
Ecco l’emendamento approvato: “Sottolinea l’importanza di migliorare i trasporti e la connettività energetica tra i paesi partecipanti, compresi i collegamenti di trasporto e intermodali locali, regionali e transfrontalieri con l’entroterra, come le grandi conurbazioni, anche al fine di stimolare lo sviluppo della regione, migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti e attrarre nuovi residenti, valutando tuttavia se le reti già esistenti possono essere ripristinate o potenziate con l’obiettivo generale di una migliore implementazione delle reti TEN- T; pone l’accento sull’importanza di realizzare “infrastrutture intelligenti”; ritiene che le infrastrutture di nuova costruzione debbano diventare dei veri e propri “corridoi tecnologici” all’interno dei quali realizzare tutte le “infrastrutture separate”, ovvero le linee elettriche, della telefonia, della banda larga e della banda ultra-larga, le condutture del gas, le reti in fibra ottica, i tubi degli acquedotti, etc”.
Bisogna avere una visione proiettata al futuro – fa notare l’Associazione Vivaio Dolomiti – , dimenticando quelle che erano le autostrade del passato, per fare della nostra provincia un laboratorio di valenza europea e mondiale.
Poiché quest’opera rientra all’interno dei corridoi TEN-T, può beneficiare dei fondi europei, che erano peraltro già disponibili (e lo sono tutt’ora) per opere di questo genere.