SlowMachine inaugura il Festival Vertigini, un nuovo progetto artistico, tre serate tra teatro, musica e incontri nello spazio Hangar 11 presso l’ex-caserma Piave per salutare l’estate tra teatro, musica, incontri, divertimento e condivisione.
In apertura, giovedì 20 Settembre alle ore 21:00, il debutto dello spettacolo “Non ho niente da dire”, un lavoro che vede la collaborazione fra due realtà del territorio: SlowMachine e Gattino Production. SlowMachine ha sostenuto questo nuovo progetto della compagnia offrendo lo spazio Hangar11 al completo della tecnica per le prove e seguendo le varie tappe del lavoro di messa in scena. Lo spettacolo “Non ho niente da dire” vede in scena un’icona della moda: Benedetta Barzini, una donna che ha attraversato il mondo della moda a 360°, dapprima come modella, poi come docente universitaria di antropologia vestimentaria, ovvero il significato dell’abito nel tempo.
“Non ho niente da dire” è un lavoro di drammaturgia contemporanea che mette in scena quella che si può definire una performance esistenziale, nella quale sono più le domande che le risposte: abbiamo qualcosa da dire? E’ meglio parlare, o tacere? Se non dico niente, dico qualcosa? In un mondo che corre troppo, in un mondo in cui si sono moltiplicate esponenzialmente le immagini, in cui tutti siamo diventati opinionisti, che senso ha la parola?
Uno spettacolo sul niente, in cui sono i dettagli a fare la differenza, a intessere un racconto fatto di parole e immagini. Ci sono tre elementi in costante dialogo che intrecciandosi e sommandosi restituiscono un senso: la presenza degli attori, i costumi e le proiezioni video.
“Fondamentale in periodi come questo – raccontano Rajeev Badhan ed Elena Strada che curano il festival – in cui sempre meno sono i fondi e gli spazi dedicati all’arte e alla cultura, è unire le forze. Per questo crediamo che il sostegno di progetti, anche attraverso la condivisione di spazi e mezzi tecnici, sia importante e di stimolo per confrontarsi. Vorremmo con questo nuovo progetto e con questa prima esperienza di residenza teatrale dare un segno forte al territorio, la creazione di reti, la connessione tra le varie realtà, le occasioni di dialogo devono crescere e devono diventare una forza, il confronto è necessario. Hangar11 può davvero, passo dopo passo, diventare un punto di riferimento per l’arte e i giovani artisti del territorio”.
Gattino Productions
con il sostegno di Slow Machine
presenta
NON HO NIENTE DA DIRE
con Benedetta Barzini e Gianluca De Col
Regia e drammaturgia: Gianluca De Col
Video: Davide Sanson Chinarello
Foto di scena: Francesa Casanova
Costumi: Gianluca De Col, Davide Sanson
Un’ex modella. Un’ex drag queen. Il passato bla bla bla. Il futuro, qui, non c’è.
Resta il presente, in cui tutti hanno molto da dire e molto da fare.
Le due ex non hanno niente dire e niente da fare. Non hanno opinioni da manifestare,
non hanno selfie da pubblicare. Dunque, da loro, non aspettatevi niente.
Un lavoro della Gattino Production, che non aveva niente da fare,
e ha prodotto uno spettacolo sul niente.
Gattino Production è una realtà artigianale indipendente, fondata da Gianluca De Col e Davide Sanson. La Gattino Production si occupa di teatro, video e della commistione fra i due linguaggi.
Benedetta Barzini: ha lavorato come fotomodella negli Stati Uniti (1963-1969). Tornata in Italia, ha svolto varie attività fra cui collaborazioni con pubblicazioni di moda (Vogue Italia e Amica), per approdare alla docenza di corsi universitari sul tema dell’antropologia vestimentaria, ovvero il significato dell’abito nel tempo. Ha insegnato a Urbino (1996-2009); Politecnico di Milano (1999-2006); Nuova accademia di belle arti di Milano (2005-2016).
Gianluca De Col è diplomato alla Scuola di perfezionamento per Attori del Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni di Venezia e al corso di drammaturgia della Scuola d’Arte Drammatica di Milano. Oltre all’attività di autore, regista e attore, conduce laboratori teatrali in diversi contesti formativi.
Davide Sanson è video-maker, ha maturato un’esperienza ventennale nell’ambito video collaborando con importanti network televisivi.
Il festival continua nelle serate di venerdì 21 e sabato 22 Settembre con il seguente programma:
Venerdì 21/09
21:00
“Tomato Soap” Manimotò
Teatronovela sulla violenza di genere in un’unica puntata
Teatro di figura
Di e con Ariela Maggi e Giulio Canestrelli
Regia: Lydie Le Doeuff
Sonoro: IOSONOUNCANE
Costruzione pupazzi: Ariela Maggi e Giulio Canestrelli
Coaching manipolazione pupazzi: Monica Varela Couto
Coproduzione e distribuzione: Questa Nave
Secondo classificato al playFestival 2.0 – ATIR Teatro Ringhiera e Piccolo Teatro di Milano
Spettacolo vincitore del concorso “Teatro voce della società giovanile” – Endas Emilia Romagna e Itc Teatro
TOMATO SOAP porta in scena il tema della violenza di genere raccontando la storia di un uomo e una donna che pensano di darsi amore e si danno la morte. Seguiamo le vicende di Gianni e Gilda dal loro primo incontro, l’innamoramento, la costruzione di una vita insieme, fino a diventare spettatori dell’incrinarsi del rapporto e della prepotenza con cui la violenza ne diventa protagonista. Cogliamo le ritualità malate che si insinuano nella coppia, e la malintesa capacità di perdono che ne sostiene la terribile sopravvivenza.
Gianni e Gilda sono due pupazzi di gommapiuma a grandezza umana, marionnettes portés, manipolati a vista dagli attori. Ma la storia dei pupazzi è anche il gioco della coppia di attori-manipolatori, che sotto gli occhi del pubblico scambiano le carte, invertendo i ruoli: è infatti l’attrice a fare l’uomo e l’attore a fare la donna.
A dispetto della gravità del contenuto, TOMATO SOAP utilizza un linguaggio lieve, visuale, ironico, muto, accompagnando gli spettatori al limite della risata, là dove la tragedia diventa grottesco.
22:15
Jabel Kanuteh | kora e voce
Musica dal vivo
Giovanissimo musicista e compositore africano, nasce in Gambia nel 1996, oggi residente a Pesaro. Come suo padre e suo nonno si definisce un Griot: ovvero “colui che ha il dono della parola” e suona la Kora, tradizionale strumento africano a 21 corde. Per secoli i re degli antichi imperi africani hanno consegnato la loro storia ai poeti Griot, perché potessero raccontarla cantando fra fiere e villaggi.
Passando per il Mali, il Burkina Faso, il Niger e la Libia, dopo dieci giorni nel deserto e tre giorni di mare, dal 2015 Jabel è in Italia come richiedente asilo, suona musica tradizionale del west Africa e pezzi originali da lui composti.
Sabato 22/09
21:00
Concerto Suspectra
Musica dal vivo
Mauro Sommavilla, Emanuele Kabu e Francesca Bono (frontwoman degli Ofeliadorme) presentano “suspectra”, il nuovo disco prodotto da Mauro Sommavilla, Marcello Batelli (Non voglio Che Clara, Il Teatro degli Orrori) e Vittoria Burattini (Massimo Volume)
22:15
Mr. Island
Live set
Island evoca giungle e paradisi tropicali ricreando con l’uso dell’elettronica, riti sciamanici contemporanei. Tra ritmi e suoni tropicali affiorano sonorità trip hop scandite da andamenti cumbiosi e suoni ambientali.
Mr. Island è l’ultimo progetto di Lorenzo Commisso, artista multimediale, sound artist e musicista elettronico. Fa parte di alcuni gruppi performativi audio/ video, tra cui COLORA (Rachele Burgato), Il Moro e il Quasi Biondo (Matteo Dainese, Manuel Pitton, Mario Ruggero, Roberto D’Agostin), Papier Collés (Alan De Cecco, Stefano Giust) e Ok No (BLU, Maledettottave).
Info e prenotazioni:
Orario:
Inizio eventi ore 21:00
Apertura Hangar11 per aperitivo dalle 19:30
Biglietteria Via del Piave 4 Mercoledì 19 Settembre dalle 16:30 alle 18:30
Luogo:
Hangar11
Spazio-Ex Belluno
Ex-caserma Piave – Via Tiziano Vecellio 82/N
www.slowmachine.org – fb SlowMachine / Belluno Miraggi
Prenotazioni:
biglietteria@slowmachine.org / Tel. 328 9252116
Ingresso:
20/09 Tessera o Contributo di 10€ (per i già tesserati)
21/09 Tessera + 5€ o Contributo di 15€ (per i già tesserati)
22/09 Tessera o Contributo di 10€ (per i già tesserati)
Sottoscrizione della tessera SlowMachine valida fino a Settembre 2019 10€