Roma, 11 Settembre 2018 _ Gli emendamenti presentati dal deputato bellunese Roger De Menech per salvaguardare il bando Periferie e per la velocizzazione della messa in sicurezza della statale di Alemagna sono stati bocciati. La maggioranza giallo verde in Commissione Affari Costituzionali della Camera non ha voluto sentire ragioni e ha deciso di far cadere tutte le proposte di modifica al decreto Milleproroghe che non provenissero dalla Lega o dal Movimento 5 Stelle.
«È la dimostrazione di un’impostazione ideologica e settaria della maggioranza», afferma De Menech. «Pur di affermare la propria supremazia, i due partiti di maggioranza trascurano gli interessi dei cittadini, delle amministrazioni locali e dei territori».
Insieme ad altri colleghi di opposizione, De Menech aveva fatto un lavoro accurato per salvare tutti i 500 milioni di euro del bando Periferie destinati ai capoluoghi di provincia con l’obiettivo di recuperare le aree degradate. In subordine, il deputato aveva redatto un emendamento per mantenere per lo meno i finanziamenti a Belluno e a Treviso. Nessuna delle due proposte è stata presa in considerazione dalla maggioranza.
Stessa sorte ha fatto l’emendamento, firmato anche dall’ex ministro Luca Lotti, il cui effetto sarebbe stato l’immediato sblocco dei lavori lungo la statale di Alemagna. La strada è interessata a una serie di progetti per la messa in sicurezza che avrebbero dovuto essere completati per l’avvio dei Campionati Mondiali di Sci Alpino in programma a Cortina nell’inverno del 2021. Il provvedimento scritto da De Menech dava la facoltà ai commissari di procedere comunque alla realizzazione delle opere, inserendo un passaggio consultivo con gli enti locali.
«Anche in questo caso», sottolinea il deputato, «il risultato è stato negativo. Non solo in aula, ma anche in Commissione e persino nei corridoi del Parlamento c’è un clima tesissimo e non c’è alcuna collaborazione possibile tra deputati della maggioranza e di opposizione. Addirittura alcuni colleghi di maggioranza non parlano con noi temendo di essere controllati e accusati di collaborare con i partiti che non sono al governo. In queste condizioni, riuscire a portare a casa dei risultati per un territorio come il nostro è davvero difficile. Siamo pochi e pesiamo poco, l’unica possibilità che abbiamo è essere influenti in modo selettivo nelle politiche che ci riguardano da vicino. Per farlo, tuttavia, dobbiamo lavorare tutti insieme e attuare strategie comuni. Attualmente, al contrario, gli unici provvedimenti che passano sono quelli decisi direttamente da Di Maio e da Salvini».