Belluno, 10 settembre 2018 – Pubblichiamo l’intervento che il sindaco di Belluno Jacopo Massaro ha inserito nella sua pagina pubblica di Facebook.
“Da domani alla Camera si parlerà del famoso emendamento 13 al decreto milleproroghe che ha bloccato (in teoria, ma di fatto ha cancellato) il finanziamento del bando periferie fino al 2020.
In pratica, stanno congelando i 35 milioni di investimenti che stavamo effettuando sulla città: il recupero della scuola Gabelli, dei palazzi Olivotto e reviviscar, l’eliminazione del cubo di botta, la ristrutturazione di tutta la Crepadona, il miglioramento del ponte sul gresal, alcune piste ciclabili, la realizzazione delle spiagge sul Piave, la sistemazione degli spazi esterni della ex caserma piave, la realizzazione della cittadella della sicurezza alla ex caserma fantuzzi, il recupero della Chiesa dei Gesuiti, la realizzazione della piazza sopra il parcheggio Caffi, la completa rivisitazione e messa in sicurezza di tutto il piazzale della stazione dove arrivano e partono gli studenti di tutta la provincia.
Le principali 120 città d’Italia (ed i rispettivi sindaci di tutti i “colori”, compresi leghisti e 5 stelle) hanno speso gli ultimi 2 anni a progettare e realizzare progetti di recupero e di messa in sicurezza di ponti ed edifici pubblici, di palazzi abbandonati e aree degradate. Ed hanno già speso buona parte dei soldi derivanti dalla convenzione che hanno firmato con la Presidenza del consiglio dei ministri e che oggi, a posteriori, a cose fatte, il governo vuole bloccare.
Mi sarei aspettato un atteggiamento più responsabile da parte di un governo che vuol rappresentare il cambiamento; tanto più dopo il drammatico crollo del ponte di Genova, che ci indica che la strada della messa in sicurezza (ciò su cui stiamo lavorando da due anni, dunque) dovrebbe essere una priorità italiana.
Hanno bloccato un miliardo di contributi dello Stato ai Comuni dicendo che in cambio ci permetteranno di spendere un miliardo di soldi che sono già di proprietà dei comuni e che già stavamo spendendo grazie ai bandi sull’edilizia scolastica, sull’edilizia sportiva e sul miglioramento sismico. Premesso che è un po’ ridicolo dire che io non ti do i soldi affinché tu possa spendere i tuoi, la beffa sta nel fatto che il miliardo di euro che dovrebbe esserci dato in cambio viene Spalmato in 5 anni. Per fare un esempio molto banale, il Comune di Belluno deve rinunciare a 35 milioni di euro di investimenti oggi per poter avere l’autorizzazione da parte del governo a spendere €50.000, quest’anno, che erano già suoi.
Mi auguro davvero che prevalga Il buon senso e l’interesse dei cittadini contro ogni altra considerazione, soprattutto politica. Per questo ripongo la mia fiducia nei nostri parlamentari bellunesi. Roger De Menech, Luca de Carlo, Dario Bond, Mirco Badole, Paolo Saviane, Federico D’Incà. Tutte persone a cui ho già scritto e che conoscono in dettaglio le devastanti conseguenze tecniche e pratiche, prima che politiche”.