Venezia, 25 luglio 2018 “Per affrontare i problemi della Montagna bellunese ci sono già lo Statuto e la Legge 25, inoltre è stato fatto un referendum ad hoc. Basta trasferire le deleghe per le funzioni, non c’è bisogno di alcun Consiglio regionale puramente propagandistico”. È quanto afferma Graziano Azzalin, esponente dem a Palazzo Ferro Fini, che oggi in Prima commissione ha votato contro la proposta della maggioranza per una seduta straordinaria sulla vetta della Marmolada.
“Non ha senso riunirsi a 3.300 metri per approvare una risoluzione che impegni la Regione a farsi parte attiva presso il Governo per la modifica dei confini. Al di là dei costi, tanti o pochi che siano, è un’assurdità, un uso puramente propagandistico dell’assemblea elettiva. Lo spopolamento della montagna e la qualità della vita dei suoi abitanti non dipendono certo dalla modifica dei confini, così come la chiusura dei Pronto soccorso o la viabilità che va migliorata. La Regione ha modo di incidere davvero con un’azione politica, se non ci riesce, la smetta di mascherare la propria incapacità dietro la propaganda e la retorica venetista. Se si vuole fare un Consiglio straordinario, perché non a Trissino dove il problema dei Pfas ha inciso veramente sulla vita dei cittadini. La Regione vada là a dire cosa ha fatto e soprattutto cosa farà, dimostri una vicinanza tangibile al territorio senza anacronistici slogan”.