«Bene che l’autonomia delle Regioni sia stato uno dei temi toccati dal palco di Pontida, ma la Lega e il Presidente Zaia non si dimentichino che in questa partita c’è anche la Provincia di Belluno»: all’indomani del raduno leghista, il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti torna a mettere sotto i riflettori la questione autonomista bellunese.
«Il Presidente della Regione e il Ministro agli Affari Regionali concordano: il percorso per l’autonomia del Veneto sarà veloce ed efficace. – sottolineano dal movimento – Zaia non dimentichi, però, che tra quegli oltre 2 milioni di veneti che hanno votato “sì” lo scorso 22 ottobre ci sono decine di migliaia di bellunesi che hanno fatto altrettanto anche per l’autonomia della loro Provincia. Se il processo autonomista veneto va avanti, altrettanto deve fare quello bellunese».
Chiare le indicazioni al Governatore veneto: «Oltre a tutte le risorse e le competenze possibili, – rimarcano dal BARD – c’è da affrontare la questione fiscale: se il Veneto vuole, e pare possa, trattenere i 9/10 dei tributi raccolti, allora a Belluno deve essere garantito un trasferimento almeno pari al residuo fiscale evidenziato dallo studio della CGIA di Mestre. In aggiunta, si dovrebbe chiedere anche la riscossione diretta dei tributi. Autonomia è responsabilità: i bellunesi, col voto del 22 ottobre, hanno scelto di prendersela, ora sta agli altri rispettare e far rispettare questa volontà».
Autonomia “Calda” a Pontida. Bard: Zaia non si dimentichi di Belluno
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