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Colline prosecco Conegliano-Valdobbiadene, il no del Comitato Unesco per entrare nel Registro del Patrimonio mondiale dell’Umanità

Colline del Prosecco

Venezia, 1 luglio 2018  –  “L’arroganza non paga, anzi costa. Centinaia di migliaia di euro per una bocciatura che era scontata. In pochi giorni Zaia ha incassato una doppia batosta, inevitabile conseguenza di una politica vuota di contenuto. A Venezia come in Bahrein stesso risultato: prima l’inno e adesso le Colline del Prosecco. Sia mai la volta buona che si metta davvero a lavorare per risolvere i veri problemi del Veneto”. Così Graziano Azzalin commenta la notizia arrivata da Manama, dove la candidatura delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene a Patrimonio Unesco è stata respinta con 12 voti contrari e nove favorevoli. Le osservazioni di Icomos riguardanti unicità e storicità del paesaggio sono risultate dunque fondate.

Graziano Azzalin

“Il presidente non ci ha neanche messo la faccia, mandando in Bahrein l’assessore Corazzari, ben sapendo che l’esito era scritto. La Giunta continua a mascherare la propria incapacità politica dietro provvedimenti propagandistici, in una campagna elettorale permanente. Le leggi identitarie, ‘prima i veneti, regolarmente impugnate per incostituzionalità, l’inno da inserire in Statuto, stoppato dalla stessa maggioranza, poi la battaglia per il riconoscimento Unesco finita nel nulla. A favore c’erano i Paesi del sud come Tunisia e Tanzania, contrari tra gli altri Francia e l’Ungheria dell’amico di Salvini Orban. Insomma si è sempre a sud di qualcuno, chissà che la Lega non impari la lezione e ne guadagni anche in termini di umanità. Si sapeva che non c’erano i presupposti per ottenerlo, eppure Zaia ha speso centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici e illuso un intero territorio, incentivando (direttamente e indirettamente) gli agricoltori a produrre Prosecco, senza preoccuparsi delle conseguenze”.

“Per la valorizzazione di un’area non c’è bisogno di un patentino o di un riconoscimento universale, che devono semmai arrivare come conclusione di un percorso e da uno sviluppo che sia sostenibile e compatibile – conclude il consigliere dem – La Regione se vuole davvero aiutare i produttori abbandoni slogan e avventure velleitarie, incentivi invece una vera riconversione, riducendo drasticamente l’utilizzo di sostanze chimiche dannose per l’ambiente e per la salute”.

Cristiano Corazzari, assessore regionale

L’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari, componente della delegazione veneta, fa buon viso a cattiva sorte e ne parla addirittura con soddisfazione. “È stata una sessione intensa, combattuta – dichiara Corazzari – nel corso della quale abbiamo messo in campo tutte le nostre energie per ottenere l’iscrizione, ribaltando una posizione di grande negatività da parte del valutatore dell’Unesco, superando e neutralizzando la strumentale azione di lobby condotta contro di noi dalla Spagna e da altri Paesi. Oggi abbiamo posto le basi per portare a casa il prossimo anno il risultato tanto atteso”.

“Partivamo da una situazione difficile – spiega Corazzari –, da una richiesta addirittura di stralcio, di bocciatura della nostra candidatura. Abbiamo contrastato questo giudizio con argomentazioni decisive e l’assemblea, in sede di votazione, ci ha dato ragione. Solo per un paio di voti non siamo riusciti a ottenere già in questa sessione l’inserimento delle Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene nel Registro, ma abbiamo compiuto un passo fondamentale, quello del riconoscimento della bontà delle nostre posizioni e del nostro dossier da parte della maggioranza dei componenti l’assemblea: il miglior viatico possibile in vista del prossimo appuntamento del Comitato a Baku”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il governatore del Veneto Luca Zaia, che a fronte della sconfitta dichiara: “Entrare con un parere strumentalmente negativo e tornare da Bahrein con il maggior numero di consensi dei delegati, senza raggiungere tuttavia la prevista maggioranza di 14 per soli 2 voti, è la dimostrazione palese che il dossier sulle Colline del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità è stato redatto correttamente. Faremo tutte le integrazioni che l’Unesco richiede e ci rivedremo tra una anno a Baku, alla prossima sessione del Whc”.

 

 

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