E’ partita da Reggio Emilia e dalle province limitrofe, passando per Trieste, ed ora è arrivata anche a Belluno.
E’ conosciuta come la “Truffa del vino”. A segnalarcelo è stato il titolare di una pizzeria di Ponte nelle Alpi, destinatario della telefonata da parte di una sedicente “Paola” la quale chiede di prenotare un tavolo per una decina di persone, per festeggiare una ricorrenza familiare. Per la serata speciale, viene richiesta un’etichetta particolare di vini pregiati, che normalmente gli esercizi commerciali non hanno a disposizione. Ma la sedicente Paola provvede a indicare anche il fornitore che serve la provincia interessata. L’esercente quindi, si vede costretto all’acquisto di una confezione di vini pregiati dell’importo di 300/500 euro per soddisfare la richiesta del cliente. Il pagamento avviene di solito senza fattura per dei vini di qualità mediocre. Alla data prenotata, inutile dirlo, non si presenta nessuno.
“Fortunatamente – ha dichiarato il titolare della pizzeria – avevo letto di questo tipo di truffa e ho immediatamente rifiutato la richiesta”.
Occhi aperti, dunque, alle false prenotazioni con proposte di acquisto di vini pregiati.
La “truffa del vino” è arrivata a Belluno. Prenotano un tavolo, richiedendo l’acquisto di vini pregiati per la serata
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