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Chi è Vitalik Buterin? Storia di un visionario di 24 anni inventore di Ethereum

Mentre l’identità dell’ideatore del progetto Bitcoin rimane ancora avvolta nel mistero nascosta dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, quella del creatore del progetto Ethereum è invece ben nota. Stiamo parlando di Vitalik Buterin.

Sono in diversi a sostenere che il progetto di Vitalik, rispetto a Bitcoin, abbia molte più chance di sopravvivere nel tempo e potenzialmente di avere un impatto ancora maggiore. A valorizzare questa tesi il fatto che alcune major come ad esempio Microsoft, JP Morgan ed Intel (…e molte altre) stiano investendo nella tecnologia Ethereum.

Quindi, chi è Vitalik Buterin? E come è arrivato dov’è ora?

Vitalik Buterin nasce in Russia nel 1994. Cinque anni dopo la sua famiglia si trasferisce in Canada. È il padre Dmitry, scienziato informatico, ad instillare nel giovane Vitalik, allora diciassettenne, la scintilla per le criptovalute, parlandogli infatti per la prima volta del neo nato Bitcoin, una moneta digitale nata grazie all’utilizzo della tecnologia blockchain.

Fu subito amore. Vitalik comincia a scrivere articoli sul mondo cripto per un sito specializzato, venendo pagato 5 bitcoin l’uno (in quel periodo circa 4 dollari). A distanza di pochi mesi, era già pronto per aprire il suo magazine personale, online e cartaceo, dedicato al mondo delle criptovalute, Bitcoin Magazine.

La passione per Bitcoin, le criptovalute in generale e tutto il mondo cripto cresce, fino ad arrivare alla decisione di lasciare l’università a 19 anni per seguire totalmente i suoi progetti.

Vitalik comincia così un tour che lo porterà in giro per il mondo a conoscere gli altri esponenti di questo mondo agli albori, per discutere e condividere idee e soprattutto nuove possibilità.

In Vitalik comincia a farsi strada un’idea. È chiaro che la novità e la forza di Bitcoin non è nel fatto di essere una moneta digitale, ma bensì nel fatto di essere decentralizzata e basata sulla tecnologia blockchain (vedremo a breve cosa significa). Una nuova moneta digitale, sebbene estremamente innovativa e dirompente, era una limitazione alla potenzialità infinite della tecnologia blockchain.

A Vitalik venne così l’idea di una blockchain “madre”, una sorta di piattaforma che permettesse a chiunque di costruire su di essa l’applicazione desiderata avendo così immediatamente accesso a tutte le qualità e funzionalità di una blockchain.

Non passo molto tempo che l’idea prese vita. Nel settembre 2014 viene presentato Ethereum, ufficialmente “Una piattaforma di nuova generazione per smart contract e applicazioni decentralizzate”. Ecco qui il sito ufficiale.

L’idea di Vitalik ha successo.

In circa un anno gli ether, la criptovaluta utilizzata per le operazioni su Ethereum, passano da 1-2 dollari a oltre 20 dollari nel 2016, fino a raggiungere l’incredibile valore di 1400 dollari al culmine della cripto-frenesia speculativa del 2017.

Ma in sostanza, cosa fa Ethereum? O meglio, cos’è una blockchain?

In termini molto semplici, Blockchain è una tecnologia decentralizzata che consente qualsiasi tipo di transazione tra due parti senza il bisogno che ci sia una terza parte di mezzo (come una banca ad esempio nel caso di transazione monetaria).

In sostanza, si tratta di un libro mastro, un registro delle transazioni, che però non viene tenuto da una sola autorità centrale (come avvenuto sempre finora, ad esempio con le banche che tengono registrate tutte le nostre transazioni), ma è condiviso da tutti i partecipanti alla rete.

La blockchain, nella sua essenza, fa due cose: registra gli eventi, e si assicura che quella registrazione non venga mai cancellata.

Il fatto che sia condiviso di volta in volta con tutti i partecipanti significa che, se anche in qualche punto qualcuno riuscisse a fare delle modiche “fraudolente”, al successivo aggiornamento del registro tutto il resto della rete si accorgerebbe della modifica non corretta e non autorizzerebbe la transazione.

In pratica, la tecnologia blockchain ha potenzialmente la possibilità di rimuovere completamente il fattore “fiducia” da qualsiasi transazione.

A molti, questo nuovo paradigma non suscita particolare entusiasmo.

Gli esperti del settore, quelli che ne capiscono, ipotizzano che questa nuova tecnologia avrà un impatto simile a quello di internet. E Vitalik Buterin ha creato sicuramente un importantissimo tassello di questa rivoluzione.

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