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Ettore Gotti Tedeschi a Liberal Belluno: “Il successo dei 5 Stelle al Sud? Un partito creato per controllare la bomba della disoccupazione”

Il no all’Europa degli inglesi con la Brexit? E’ successo perché la globalizzazione è fallita. L’elezione di Trump alla presidenza degli Usa? E’ la risposta degli americani per dire alle élite, con voi non ci stiamo. Il successo dei 5 Stelle al Sud con la disoccupazione al 50%? E’ stato creato un partito per controllare la bomba innescata. L’attacco alle Torri gemelle dell’11 settembre del 2001? Una speculazione finanziaria, con i gestori dei grandi fondi che prima dell’attentato vendono le azioni dei trasporti e assicurative che poi sarebbero precipitate.

Non sono le dichiarazioni di un pericoloso complottista borderline, ma del cattolicissimo Ettore Gotti Tedeschi, economista, banchiere, docente universitario, già presidente dello Ior, la banca vaticana, editorialista de L’Osservatore Romano e del Sole 24 Ore, autore di vari libri di economia ed etica. Oltre che consulente, chiamato da Papa Benedetto XVI°, per portare avanti la politica della trasparenza allo Ior.  Tutto questo e altro ancora l’ha detto il professor Gotti Tedeschi sabato sera nella Sala Teatro al completo, al Centro Giovanni 23mo di Belluno, alla conferenza organizzata dall’Associazione Liberal Belluno presieduta da Rosalba Schenal, con moderatore Andrea Basile, docente di lettere.

Crescita economica

Gotti Tedeschi ha parlato di una inspiegabile correlazione diretta tra crescita economica e crescita della popolazione nell’area economica cosiddetta matura qual è l’Occidente. “Se cala la popolazione cala anche il tasso di crescita del Pil. Questione nota ai padroni dell’universo, il tasso di crescita della popolazione seguiva il tasso di crescita del Pil, che fino al 1982 era mediamente di un 4,5% annuo.  Poi è successo che le nascite, con due figli a coppia, sono andate a zero e anche la crescita economica si è interrotta. Per compensare la minor crescita, fino agli anni ’90 sono stati favoriti i consumi individuali, il consumismo.  In Italia negli anni dal 1975 al 1980 il risparmio delle famiglie era del 25-27%, con il consumismo è crollato al 5%. Si spendeva di più si risparmiava poco , quindi meno liquidità alle banche e conseguente aumento dei tassi. Abbiamo deindustrielizzato l’Occidente e industrializzato l’Asia. Per 35 anni, per far aumentare i consumi abbiamo delocalizzato la produzione dove costava meno, continuando a consumare e facendo meno figli. La popolazione occidentale è rimasta di circa 2 miliardi, ma gli occupati calano e aumentano i pensionati. Per reggere il sistema si aumentano le tasse che nel 2008 arrivano al 52%. Alla fine degli anni ’90 cala il consumismo e inizia l’indebitamento. Dal 1998 al 2008 il debito delle famiglie sul Pil sale dal 68 al 96%. E la crescita reale si riduce dal 32% in dieci anni al 4%”.

Immigrazione

“C’è sempre stata, ma negli ultimi 10 anni diventa un fenomeno nuovo. Ci è sempre stato detto che tre sono le cause: guerre, carestie e clima. Oggi si dice che gli immigrati sono una valore, perché vanno a colmare il gap negativo di nascite. In realtà l’immigrazione è stata pianificata, voluta e provocata da 35 anni. Lo diceva Kofi Annan, politico e diplomatico ghanese, già segretario generale delle Nazioni Unite, che bisognava cambiare completamente la cultura religiosa. Ed Henry Kissinger, politico statunitense di origine ebraica tedesca consigliere per la sicurezza nazionale e segretario di stato degli Stati Uniti durante le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford, fondatore nel 1972 del Nuovo Ordine Economico Mondiale dove sostiene che vi sono troppe differenze di cultura e religiose che vanno omogeneizzate e che andava frenata la crescita della popolazione. Negli anni ’70 il mondo economico era diviso in 4 grandi aree, il cosiddetto Primo mondo, costituito da Stati Uniti, Europa e Giappone. Il secondo mondo l’ex Unione sovietica e Paesi satelliti. Il terzo mondo con i paesi in via di sviluppo, ricchi di materie prime e di potenziale di crescita, ma non ancora cresciuti. E il quarto mondo, quello povero, l’Africa che da solo non sarebbe mai cresciuto. Per realizzare questi obiettivi si crearono organismi sovranazionali per influenzare i governi. Nasce l’Onu,  l’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, la FAO e l’Unesco e il Fondo Monetario Internazionale. Poi nacquero le banche banche d’affari internazionali per decidere sugli investimenti. Il Nuovo Ordine Mondiale è fallito in tutto, tranne in una cosa: il blocco delle nascite nell’Occidente”.

Il professor Ettore Gotti Tedeschi ha citato anche Aldous Huxley  autore nel 1932 de “Il mondo nuovo”, un romanzo profetico dove ogni aspetto della vita è pianificato in nome del razionalismo produttivistico. I cittadini non sono oppressi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. In cambio però, devono rinunciare a ogni manifestazione della propria individualità e adeguarsi al potere.

 

 

 

 

 

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