Belluno, 5 marzo 2018 – «Non è accaduto nulla di straordinario o imprevedibile: è emerso in modo chiarissimo il terribile deficit di credibilità da parte delle forze politiche. I partiti hanno pagato la loro arroganza e presunzione; per trovare un accordo di governo, ora, serve smussare gli “estremismi”».
Il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, riassume così, a scrutini ancora in corso, l’esito delle elezioni politiche 2018: «Nemmeno l’uninominale, un sistema che crea un seppur minimo rapporto di fiducia fra elettore e candidato, è riuscito a superare il deficit di credibilità delle forze politiche. – analizza Massaro – È mancata una proposta politica seria, ci si è impegnati più a far valere la propria parte politica che non ad affermare l’interesse generale; questa è una grossa difficoltà, che denunciamo da tantissimo tempo e che purtroppo rimane uno dei grandi problemi della politica attuale».
A rafforzare la tesi, il confronto tra i dati odierni e quelli delle amministrative dello scorso giugno: «Noi avevamo proposto un’idea alternativa, basata sulla ricerca dell’interesse pubblico e generale, anche con la ricerca costante della mediazione, nel rispetto del dibattito democratico. – ricorda Massaro – I risultati si sono visti: le stesse forze politiche che oggi, nel capoluogo, prendono il 24%, alle scorse comunali prendevano il 9%; altre addirittura oggi arrivano al 22% e alle scorse elezioni hanno ottenuto il 3,6%.
Anche nel 2012 eravamo riusciti ad affermare la nostra proposta di partecipazione, superando il primo boom del Movimento 5 Stelle e i partiti tradizionali. Evidentemente, a livello nazionale manca un’alternativa credibile, che in questi anni siamo invece riusciti a proporre con successo a livello locale».
Resta aperto il nodo governabilità: «È evidente la necessità di trovare una soluzione: il Movimento 5 stelle ha oggi il pallino in mano e deve dimostrare la maturità di una forza politica di governo. – sottolinea il primo cittadino – Il Movimento 5 Stelle e il suo elettorato sono quindi chiamati ad un importante test di maturità: per evitare il rischio ingovernabilità, ora, la sfida è trovare la capacità di smussare le proprie posizioni per venire incontro alle posizioni degli altri e riuscire a determinare quindi la supremazia dell’interesse generale rispetto all’interesse di parte».