Letteratura a scuola. Cosa non va, cosa va benissimo, cosa potrebbe andare meglio. Ciclo di seminari gratuiti dedicati alla Didattica della Letteratura nelle scuole secondarie di secondo grado. Martedì 6 marzo ore 15.00 all’Istituto “Catullo” in via Giuseppe Garibaldi, 10 a Belluno. Con relatore: Claudio Giunta, Professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Trento.
Tornano i convegni formativi gratuiti messi in campo su scala nazionale e a cadenza annuale da De Agostini Scuola, Ente formatore accreditato MIUR: un’ampia offerta ai docenti delle scuole di tutti gli ordini e gradi che propone spunti attuali sulle nuove metodologie e tecnologie per l’insegnamento, utili a favorire un apprendimento attivo e una didattica appassionante, grazie al contributo di alcuni tra i massimi esperti di didattica (Mario Castoldi, Giorgio Bolondi, Rosetta Zan, Lerida Cisotto, Graziano Cecchinato, tra gli altri), neuroscienziati di fama internazionale e divulgatori scientifici come l’astrofisico Luca Perri.
Qual è il futuro delle discipline umanistiche in una società ipertecnologica, poco attenta se non addirittura indifferente alla ‘lezione del passato’ che la scuola si sforza di trasmettere? Claudio Giunta si rivolge ancora una volta ai docenti di Letteratura italiana della scuola secondaria di secondo grado dando loro spunti di riflessione e proposte concrete su didattica innovativa e didattica tradizionale.
Belluno è la terza città (di otto tappe) che ospiterà il seminario dedicato alla Didattica della Letteratura nelle scuole secondarie di secondo grado. L’appuntamento è per martedì 6 marzo alle 15.00 presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Tommaso Catullo in Via Giuseppe Garibaldi, 10.
La giornata si articola in due parti. Da prima si parla di “Didattica e canone letterario”. Tanti i punti all’ordine del giorno: si comincia con una riflessione sull’assedio della contemporaneità e del ricorrente nozionismo del passato in letteratura. Si passa poi al tema della lettura per fare il punto su cosa leggere e cosa imparare. Passando da una rilettura sul pessimismo di Leopardi si arriva alla vexata questio sull’effettiva utilità di un canone letterario. La prima parte si conclude con le considerazioni sul valore dell’intelligenza e del senso critico rispetto al nozionismo delle conoscenze. Nella seconda parte si affronta il tema delle competenze sotto molteplici punti di vista, iniziando da qualche idea sull’alternanza scuola-lavoro, passando per le considerazioni sulla scrittura al tempo dell’abbondanza di produzione di contenuti, si pensi ai social, e le differenze con una prosa più analitica e strutturata come quella saggistica. In fine, Claudio Giunta, prendendo spunto dal suo ultimo libro Come non scrivere (UTET, 2017), darà qualche utile indicazione per evitare di incorrere in errori, vezzi e tic che sono presenti in tutti i testi che passano quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Un’anti-guida aggiornata all’era di Google sull’arte della scrittura che mai come oggi è esercitata da tutti costantemente, ma forse con risultati opinabili. Non abbiamo mai scritto tanto come nell’era dei social network, eppure più dobbiamo scrivere, meno sembriamo capaci di farlo.
La partecipazione al seminario è gratuita, prevede l’esonero ministeriale e l’attestato di partecipazione valido ai fini dell’aggiornamento. È anche propedeutica al conseguimento di un’Unità Formativa, come indicato nel Piano Nazionale per la Formazione Docenti 2017-2018.
Info sui programmi e per le iscrizioni:
deascuola.it/letteratura2018
info@grammalibri.it