Dal 6 febbraio, la protezione civile ha tra le sue finalità e tra le attività da svolgere anche l’azione di soccorso e l’assistenza degli animali colpiti da calamità naturali, come già avviene per le popolazioni umane. Il risultato è stato ottenuto grazie alla mobilitazione – soprattutto nell’ultimo anno – delle associazioni animaliste italiane.
Allo scopo di favorire e rendere quanto prima operativa l’azione di soccorso e di assistenza prevista dal nuovo codice della protezione civile, l’Associazione APACA ha deciso di mettere a disposizione del sistema di protezione civile bellunese il canile-rifugio che si trova a Belluno in via 14 settembre 1944, n.34/h, che l’associazione gestisce da oltre vent’anni. Il canile-rifugio, che si trova in una zona facilmente raggiungibile ma lontana da edifici e zone abitate, potrebbe infatti diventare un’ “Area di accoglienza e di ricovero della popolazione canina e di altri animali domestici” in caso di calamità ed emergenze.
“E’ un’”offerta” che il 16 febbraio abbiamo inoltrato formalmente all’Amministrazione provinciale e alla Prefettura – dicono in APACA – perchè spesso le strutture di emergenza predisposte per la popolazione non sono in grado di ospitare gli animali familiari. E siccome ora c’è finalmente la possibilità che i soccorsi organizzati raggiugano anche gli animali, il nostro rifugio potrebbe essere utile a ospitarli nei casi d’emergenza.”
Un scelta di responsabilità quella di APACA, fatta in nome dell’amore per gli animali, ma anche degli umani, perché senza gli animali di famiglia ogni ricostruzione morale e materiale della comunità diventa più difficile.
L’Apaca offre rifugi agli animali tutelati dalla protezione civile in caso di calamità
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