“Eravamo quasi certi che sarebbe successo, stavamo solo aspettando. Il governo ha dato il via libera al progetto Terna in Valbelluna, ora vediamo quando autorizzeranno l’opera. Dopo la conferenza dei servizi partiremo con i ricorsi, chiedendo l’immediata sospensiva dei lavori”.
Lo dichiarano in una nota i Comitati della Valbelluna, che da anni si battono per l’interramento dei cavi elettrici.
“Auspichiamo, in questa battaglia, di avere al nostro fianco il Comune capoluogo, la Provincia e la Regione Veneto, perché questo provvedimento, approvato a fine legislatura da un governo che va contro un parere di bocciatura di un proprio ministero (quello dei beni culturali, che giudica il progetto inaccettabile) è un vero e proprio insulto alla comunità bellunese e alla Regione Veneto. L’ennesimo schiaffo ad un territorio che è stanco di ricevere soprusi. Ora basta. Questa deve essere l’inizio di una riscossa per una comunità per troppo tempo remissiva. Abbiamo qualche asso nella manica oltre i ricorsi, che faranno molto male a Terna. Se il governo ha deciso di autorizzare un’opera monca a tre settimane dal voto noi non ci stiamo.
Combatteremo traliccio su traliccio, facendo del Piave (che grazie a questo governo ora nasce in Friuli) la nostra linea di resistenza. E sul Piave, se non ci ricordiamo la storia di questo paese, sono caduti grandi imperi, convinti di aver già vinto la guerra.
Siamo sempre stati disponibili al dialogo, propositivi sulle progettazioni, ma qui si prende in giro un intero territorio, che è stanco di subire la strafottenza romana. Lo ricordiamo ancora: in Alto Adige non c’è nessun problema per interrare le linee a 220 kV. A Bolzano lo si fa. Lo saprà bene, immaginiamo, anche l’onorevole Maria Elena Boschi, sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri che è stata candidata proprio in quel collegio.
Caro presidente Gentiloni – concludono i Comitati – le opere vanno realizzate ma non con progetti definiti “inaccettabili” da un ministero. Venga a Belluno, la portiamo volentieri a vedere cosa ha autorizzato, sempre che questa terra dimenticata da Dio sia ancora suolo Italiano. O dobbiamo iniziare a parlare tedesco per farci rispettare”?