Dopo un anno dalla sua scomparsa, un gruppo di amici di Sergio Reolon , compagni di partito, ex amministratori nei periodi in cui lui è stato Presidente in Provincia, colleghi in consiglio regionale , ma anche “solo” amici di lunga data che con lui hanno condiviso parte della vita e delle passioni , ha organizzato due eventi per ricordarlo.
Il primo si terrà al Cinema Italia alle ore 21.30 di mercoledì 24 gennaio con la proiezione del film “Il vento fa il suo giro”, il secondo in sala Affreschi di Palazzo Piloni (sede della Provincia) venerdì 26 gennaio alle ore 17.30.
“Il vento fa il suo giro” è un film che Sergio amava molto . Durante la sua Presidenza in Provincia, avrebbe voluto regalarlo a tutti gli amministratori e agli attori protagonisti del nostro territorio perché in questa bellissima storia vi è la rappresentazione del grande rischio che corre il montanaro quando è “localista”, quando si chiude nelle proprie certezze e non ha il coraggio di aprirsi a nuove strade, imprigionato in una identità rivolta più al passato che al futuro.
L’evento del 26 è invece un convegno, organizzato dal PD regionale , che si concentra sul tema tanto caro a Sergio dell’autonomia della Provincia e sulla sfida “ancora aperta” dell’attuazione della legge 25/2014 che proprio lui , insieme agli altri consiglieri del bellunese ( Bond e Toscani) , ha portato a compimento. Parleremo del tema autonomia della Provincia di Belluno tra passato, presente e futuro. Ne discuteremo con chi fu, con Reolon, protagonista di quel felice momento : Lucio Tiozzo (allora capogruppo PD ) e Carlo Alberto Tesserin (allora presidente della commissione statuto ) e con chi sta battagliando perché la legge si attui sia internamente al consiglio regionale del Veneto , Stefano Fracasso (oggi capogruppo PD in consiglio regionale) sia in veste di “esperto di autonomie territoriali”, Maurizio Busatta, che ha vissuto con proprio contributo non solo la stagione precedente e propedeutica la legge 25 ( con la realizzazione del Libro Bianco sulla montagna), ma anche a quella del referendum dello scorso 22 ottobre come supporto tecnico all’ente Provincia e quella attuale.
Abbiamo pensato bene al “senso” da dare a questi momenti i quali, seppur nell’evidenza del dolore sempre vivo per la sua assenza fisica, vogliono essere rappresentazione di quel “testimone” che Sergio ha lasciato e che è ancora tanto denso di attualità e “avvenire”. Per ri-lanciare i temi di quella politica “con la P maiuscola” che è stata la sua fede e che tutt’ora riteniamo debba nutrirsi di conoscenza, cultura e riflessione collettiva . Perché più che mai serve oggi un “rilancio” coraggioso di azioni per il futuro della montagna bellunese . Lo stesso coraggio che Sergio ha mostrato proprio in ogni momento della sua vita di politico e di uomo.
Entrambi gli eventi sono aperti al pubblico e tutta la popolazione è invitata a partecipare.
Irma Visalli
A nome degli amici di Sergio (che amano definirsi “coltivatori di idee”) .
