Il tema della legittima difesa è di grande attualità e d’interesse personale e collettivo. Per approfondire questo tema, il Lions Club Belluno Host ha organizzato un incontro con il procuratore della Repubblica di Belluno Paolo Luca. Il magistrato ha affrontato, con grande capacità divulgativa, il tema della legittima difesa ricordando che l’art. 52 del codice penale, modificato nel 2006, e l’art. 614 sulla violazione del domicilio, disciplinano la reazione, una forma di ‘autotutela’, nel caso in cui insorga un pericolo imminente, per sé o per altri, da cui è necessario difendersi quando non ci sia la possibilità di rivolgersi all’autorità pubblica per ragioni di tempo o di luogo. Il primo comma prevede che ci deve essere proporzione fra l’azione e la reazione.
Nel corso del partecipato dibattito, coordinato dalla presidente del Club Luciana Zollino, il Procuratore ha potuto approfondire la disciplina normativa, i requisiti di applicabilità e di proporzionalità della difesa in relazione all’offesa e al danno subiti.
Per esemplificare la tematica, il magistrato ha ripreso alcuni casi di cronaca nera che hanno permesso di comprendere la non facile delimitazione della legittima difesa.
Sul controverso disegno di legge sulla legittima difesa, il Procuratore non ha voluto esprimersi sulle varie posizioni assunte dal mondo politico, ma ha espresso una valutazione generale di come nello “stato di diritto” la difesa del cittadino spetti all’autorità statuale e che la reazione è legittima per difendersi da un pericolo inevitabile. La reazione deve essere proporzionale all’offesa e non deve essere sproporzionata e configurarsi nell’eccesso colposo.
Nel merito alle similitudini con altre realtà il dr. Luca ha affermato che ci sono diverse tradizioni giuridiche; la Germania ha una normativa vicina a quella Italiana mentre altre si differenziano come negli Usa, e ciò per una ragione di carattere culturale. Ha poi aggiunto che non essendo possibile che lo Stato sia presente in tutte le situazioni, la legge prevede la possibilità di difesa con una reazione proporzionale all’offesa e che tale reazione non deve però sfociare in illeciti. E’ giusto chiedere e pretendere una maggiore sicurezza e avviare misure attive.
A conclusione dell’incontro, la presidente Luciana Zollino ha ringraziato il procuratore della Repubblica di Belluno Paolo Luca per la chiarezza dell’esposizione e il sostituto procuratore Roberta Gallego per la gentile partecipazione a questo appuntamento che ha permesso di conoscere maggiormente la materia e quale ruolo svolge la magistratura nell’ambito dell’applicazione delle norme.
Magistrato di grande competenza ed esperienza il procuratore della Repubblica Paolo Luca è nato a Pieve di Cadore ed è noto per le importanti inchieste di cronaca nera e casi di legittima difesa. Ha iniziato la carriera prefettizia nel 1981 nel ruolo di consigliere e nel 1984 fa il suo ingresso in magistratura a Padova come pretore per sette anni e poi pubblico ministero. Nel maggio 2013 passa alla Procura generale presso la Corte d’Appello di Venezia, dove rappresentò la pubblica accusa nei processi di secondo grado del distretto. Varie le sue inchieste come la svendita del patrimonio della fondazione Breda, la maxi-truffa ai danni della Bcc. dell’Alta Padovana, il crac Ceit e l’inchiesta di Padova che portò all’identificazione del serial killer Michele Profeta. Dal 2017 è procuratore della Repubblica di Belluno.