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Comuni confinanti. Emendamento De Menech riattiva il Fondo Letta. Nei prossimi tre anni saranno disponibili oltre 19 milioni di euro

Roger De Menech, deputato Pd

Belluno, 19 Dicembre 2017 _ I comuni confinanti con il Friuli Venezia Giulia avranno a disposizione risorse aggiuntive per progetti di sviluppo economico e di integrazione. La notte scorsa la Commissione Bilancio della Camera dei deputati ha approvato l’emendamento del deputato bellunese Roger De Menech con cui verrà riattivato il cosiddetto fondo “Letta”. A beneficiarne saranno tutti i comuni confinanti con il Friuli e tutti i comuni bellunesi che non possono beneficiare del Fondo Comuni Confinanti.

«Dopo anni di pressioni, finalmente abbiamo ottenuto un risultato di giustizia», afferma De Menech impegnato a Roma nell’approvazione della legge di stabilità. «Al di là delle pur importanti misure economiche previste, è fondamentale il riconoscimento delle disparità esistenti e delle differenti condizioni di partenza delle amministrazioni, dei cittadini e delle imprese che vivono nel Bellunese».

Il Fondo, stanziato nel 2007 dal governo Prodi su richiesta della Provincia di Belluno, non era più stato finanziato dal successivo governo Berlusconi. Dall’anno prossimo avrà risorse certe per oltre 4 milioni per il 2018, 5 milioni di euro per il 2019, e 10 milioni di euro per il 2020. I criteri di erogazione terranno conto delle effettive condizioni di svantaggio del comune in termini sociali, economici e morfologici.

«Sono altre risorse per il nostro territorio erogate dal governo», ricorda De Menech. «Si sommano ai circa 300 milioni del Fondo Comuni confinanti, ottenuti grazie alla collaborazione con le Province autonome di Trento e Bolzano; ai 18 milioni di euro per le periferie urbane erogati sempre dal governo Gentiloni; ai finanziamenti per l’edilizia scolastica; all’allentamento del patto di stabilità per i Comuni e al finanziamento delle infrastrutture i cui principali assi riguardano la banda larga, l’elettrificazione della ferrovia e l’adeguamento della statale di Alemagna».

«Stanziare risorse aggiuntive», conclude De Menech, «è la risposta corretta per affrontare concretamente i problemi della montagna, senza eluderli con scorciatoie».

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