«Abbiamo finalmente chiuso il cerchio sulla questione del piazzale di Case Bortot». Lo dichiara l’assessore ai servizi manutentivi, Biagio Giannone, facendo il punto sulla situazione dell’area sulla Schiara.
«Martedì ho effettuato l’ultimo sopralluogo sul posto, con il funzionario del settore manutentivo e il responsabile degli operai comunali; – precisa Giannone – in quell’occasione ho avuto modo di verificare di persona lo stato dell’area e di confrontarmi con i tecnici presenti sul posto».
Il quadro sembra ben delineato: «Anche le perizie tecniche effettuate dal geologo incaricato, per le quali siamo in attesa di una comunicazione ufficiale da parte della Provincia, confermano quanto espresso da tutti gli enti che hanno effettuato verifiche sulla parete sovrastante il piazzale: Comune di Belluno, Carabinieri Forestali, Servizi Forestali Regionali. – spiega Giannone – Il distacco del masso è avvenuto per cause naturali, non legato quindi a lavori boschivi o passaggio di animali, e non sono esclusi nuovi crolli».
Al termine del sopralluogo, l’assessore ha dato mandato di rimuovere il masso, operazione che verrà effettuata nei prossimi giorni, ma per la riapertura del piazzale bisognerà attendere i lavori di messa in sicurezza: «Interverrà la Provincia, competente in materia di gestione del suolo. – sottolinea l’assessore – Si occuperà del disgaggio di quattro massi pericolosi, del consolidamento della parete e della realizzazioni di opere che possano stoppare eventuali nuovi distacchi. Per la stagione estiva, ma speriamo già per la primavera, contiamo di restituire a turisti e bellunesi il piazzale sicuro e funzionante».
«In queste settimane – conclude Giannone – l’amministrazione e il mio assessorato sono stati oggetto di pesanti critiche per la situazione a Case Bortot. Voglio sottolineare che ci sono rischi evidenti, competenze specifiche e, in caso di nuovi incidenti, precise responsabilità: nessuno può permettersi di sottovalutare il pericolo. La riteniamo una zona importantissima anche e soprattutto per lo sviluppo turistico della nostra città, una porta sul Parco Nazionale delle Dolomiti, tanto che con l’Unione Montana Belluno-Ponte stiamo valutando tutti i possibili interventi per migliorare e potenziare l’offerta e la qualità dell’area»