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Nuova legge forestale nazionale. De Menech: «Grandi opportunità per i 200 mila ettari bellunesi»

Roger De Menech, deputato Pd

Belluno, 2 Dicembre 2017 _ Il Consiglio dei Ministri ha approvato in settimana la nuova legge forestale nazionale. Si tratta del decreto legislativo contenente le “Disposizioni concernenti la revisione e l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali”, in attuazione del “Collegato agricolo”, secondo la delega ricevuta dal Parlamento nel settembre 2016.

«Un risultato importantissimo», dice con soddisfazione il deputato bellunese Roger De Menech, «per valorizzare i 12 milioni di ettari di foreste italiane. Per il nostro territorio si tratta di una risorsa e un bene particolarmente significativo. Il Bellunese, con oltre 200 mila ettari di bosco, concentra oltre la metà delle aree boschive regionali. Il bosco nella nostra provincia copre circa il 61 per cento della superficie. Stiamo parlando di un inestimabile patrimonio di biodiversità e paesaggio, ma anche fonte di benessere, salute e ricchezza per l’intera filiera bosco-legno-prodotti forestali, legnosi e non, attraverso una gestione attiva sostenibile e responsabile».

In base alla legge ogni regione italiana mantiene un’autonomia gestionale, all’interno di chiari parametri nazionali.

«Il bosco torna ad avere un pieno valore» continua De Menech, «in primo luogo in materia ambientale, in attuazione di quell’ecologia integrata sancita dagli accordi di Parigi sul clima, dunque per la lotta ai cambiamenti climatici. Non un patrimonio solo da contemplare, bensì da gestire efficacemente, con turni di taglio regolari, per evitare desertificazione, crisi idriche, dissesto idrogeologico».

Il testo della nuova legge esalta infatti i “servizi ecosistemici-ambientali” che il bosco svolge non solo per le aree montane, ma per le intere collettività in una rinnovata sussidiarietà ambientale e territoriale che va costruita tra poli urbani e aree interne del Paese. «Un lavoro che si innesta nella strategia nazionale per le Aree interne, nella strategia per le Green Communities, nel collegato ambientale alla legge di bilancio del 2015 e nella legge sui piccoli Comuni».

Cosa prevede in sintesi la nuova legge forestale:

– Delinea criteri innovativi di programmazione e pianificazione forestale;
– Fissa i criteri minimi uniformi per le attività di gestione forestale, demandando alle singole Regioni l’onere di declinarli tenendo conto dell’estrema varietà degli ecosistemi forestali italiani;
– Disciplina in modo nuovo la trasformazione di aree boscate in altra destinazione d’uso, mantenendo saldo il principio dell’obbligo di compensazione;
– Individua i principi cardine per la promozione e l’esercizio delle attività selvicolturali di gestione, anche attraverso la pianificazione di piste utili ai lavori forestali;
– Detta principi innovativi per facilitare e incentivare la gestione di superfici forestali accorpate, anche quando i proprietari siano molti e le superfici unitarie piccolissime;
– Rilancia l’attività della filiera vivaistica forestale nazionale;
– Pone il Ministero al centro di un coordinamento di Enti per la raccolta e la divulgazione di dati quantitativi e qualitativi sulle foreste.

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