La storia di Borgo Piave e degli zattieri raccolta in un volume, nato dalla collaborazione tra il Comune di Belluno e del Comitato popolare Borgo Piave e Oltre Piave.
La presentazione ufficiale in Sala Giunta de “Alla scoperta di Borgo Piave – Storie degli zattieri del Piave” è stata l’occasione per sottolineare tutti i risvolti dell’iniziativa: «Sono orgoglioso – ha commentato il sindaco, Jacopo Massaro – perché questa è la dimostrazione che si può fare “cultura dal basso”. Oltre alle grandi mostre, serve riscoprire la storia, le tradizioni, i luoghi della nostra città, e a Borgo Piave con questo volumetto e con altre iniziative, come l’illuminazione del Ponte della Vittoria o i prossimi interventi al “pontet”, ci stiamo riuscendo, grazie all’aiuto di chi nella frazione vive e lavora».
L’assessore Valentina Tomasi ha ricostruito la storia del progetto: «Tutto è nato dal recupero del muro sotto le scuole, decisamente degradato. Su segnalazione del comitato e con il loro aiuto e il supporto degli operai comunali, dei richiedenti asilo, dei bambini della scuola di Borgo Piave e dell’artista Marta Farina lo abbiamo recuperato, decorandolo con affreschi che ripercorrono la storia degli zattieri. Un patrimonio così bello ed importante andava valorizzato, così abbiamo deciso di raccogliere in questa brochure tutte le testimonianze di questo lavoro e le memorie delle opere degli zattieri».
La pubblicazione, stampata in 3000 copie, sarà distribuita dai rappresentanti del Comitato popolare di Borgo Piave e Oltre Piave in occasione delle ricorrenze della frazione, e sarà disponibile anche nell’ufficio turistico del capoluogo.
Il Comitato si è detto felice per il risultato ottenuto – «vogliamo tramandare ai giovani e trasmettere ai turisti l’amore che noi abbiamo per Borgo Piave e per il nostro fiume», ha sottolineato Franco Migliozzi –, così come Marta Farina: «È stato un piacere lavorare al progetto del murales e a questo volume, perché ho conosciuto una storia di cui sapevo poco. È stato un modo per entrare nella storia della mia città, e spero ci siano altre occasioni di lavorare con le scuole».
Una proposta raccolta dall’assessore Tomasi, che ha evidenziato come la Giunta stia già lavorando a progetti simili, che presto potrebbero nascere anche in Nevegal e in centro storico.
Al sindaco, il Comitato ha poi chiesto una particolare attenzione alla frazione, rimarcando la contrarietà dei cittadini all’idea della centralina idroelettrica al Ponte della Vittoria: «Con me, non si farà mai», la pronta risposta di Massaro. All’orizzonte anche una nuova possibilità di collaborazione tra Comune e Comitato, che ha lanciato l’idea di individuare una sala dove poter esporre centinaia di foto di archivi fotografici privati che raccontano la storia del borgo e la sua trasformazione dopo il disastro del Vajont.