Attacca gli intellettuali e prosegue per paradossi, Mauro Corona sabato pomeriggio al Teatro Giovanni 23mo in piazza Piloni nel corso della presentazione del suo ultimo libro “Quasi niente” scritto a quattro mani con l’amico Luigi Maieron “Gigi”, cantautore e poeta friulano che condivide con lui “quache dolore da gestire, inciampi familiari, abbiamo attraversato l’inferno tutti e due” come hanno detto entrambi in apertura.
“Gli intellettuali di oggi non si capiscono, i Cardini, i Galli della Loggia, i Cacciari – dice Corona – erano meglio gli intellettuali analfabeti di un tempo”. E formula il suo elogio al fallimento, all’insuccesso, che per quel meccanismo di diffusa invidia strisciante, contribuisce a rendere felici un mucchio di persone.
“Questa, l’avrete capito, non è una serata intellettuale, ma un cabaret” scherza Corona che sfagiola una serie di citazioni da Borges a Ernesto Sabato, dicendo che “tutto finisce in un libro e ogni funerale con il soffiarti il naso”.
Un monologo dai tratti divertente e certamente irriverente, alternato dagli stacchi musicali del suo amico cantautore Gigi, applaudito dal pubblico.
“Io non esisto in nessuna antologia degli scrittori friulani – afferma Corona – pur avendo scritto una ventina di libri. Il Friuli finisce a Casso”!
L’incontro è stato organizzato alla Libreria Tarantola per la rassegna “Autori d’autunno” ed è stato presentato da Guido Beretta.