
In data 17 ottobre 2017, si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti che rimarrà in carica fino al 2021. Nel corso della prima seduta del Consiglio sono state attribuite le cariche istituzionali per il prossimo quadriennio che risultano essere:
– Presidente Fabiola De Battista
– Vice Presidente Giuseppe Peruz
– Segretario Andrea Rizzardini
– Tesoriere Sara Zandanel
– Consigliere Angelo Da Frè
– Consigliere Stefano Cicuto
– Consigliere Fulvio Bona
– Consigliere Massimiliano dell’Olivo
– Consigliere Romana Peruz
La lista dei 10 candidati, tra cui i 9 consiglieri eletti, si è formata intorno alla domanda:
La crisi dell’edilizia è anche crisi dell’architettura?
La lista vuole dare una risposta e dunque riunisce un gruppo di architetti di diversa età e provenienza del territorio bellunese, tutti desiderosi di portare il proprio contributo e la propria esperienza. Architetti dunque interessati a dibattere su che cos’è l’architetto oggi e cosa significa oggi fare architettura.
Il nuovo Consiglio si propone:
di lavorare uniti, insieme e a favore di tutti gli iscritti per tutelare la professione di architetto e per promuoverla oltre lo stretto contesto dei colleghi e degli operatori del settore, per creare sinergie di intenti, per costruire e affermare la “normalità” del progetto, del pensiero che costruisce.
sostenere e affiancare la Fondazione Architettura Belluno Dolomiti, nata nel 2010, strumento imprescindibile e parte attiva in molte delle attività svolte in questi anni: conferenze, mostre, concorsi, corsi, viaggi studio, workshop;
sostenere e incentivare il confronto con gli iscritti sulle problematiche inerenti la professione: il nuovo Codice Deontologico, il contratto, il giusto compenso, la previdenza;
sollecitare un confronto continuo con le Amministrazioni Pubbliche sulle tematiche che riguardano la gestione e lo sviluppo del territorio, nonché i rapporti fra i professionisti e le Amministrazioni medesime, informando le stesse della potenzialità dei concorsi di idee e di progettazione.
Orientare le attività culturali, le proposte della formazione, il supporto verso la professione tenendo conto delle diverse competenze e tipologie dei nostri studi, per dare risposta a chi esercita la professione nei diversi campi, sia nel settore privato che pubblico.