“Un anno e mezzo fa l’assessore all’ambiente del Veneto Bottacin ci voleva denunciare per procurato allarme. C’è pure un video che lo conferma. e perché? Ci eravamo permessi di denunciare lo scandalo Pfas e la Giunta Zaia sosteneva che non esisteva nessun pericolo, che era tutto sotto controllo e che noi eravamo dei pazzi allarmisti da denunciare”.
Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti, in relazione allo scandalo sull’inquinamento dell’ambiente di alcuni comuni delle province di Padova, Vicenza, Verona e Rovigo.
“Avevano addirittura alzato i valori obiettivo per i Pfas – precisa Berti –
– 11.08.2015 con una direttiva il ISS alza i valori obiettivo dei Pfas
– 20.08.2015 la Regione Vento recepisce subito la nuova direttiva dell’ISS, alzando i valori per il Veneto!
– 02.02.2016 M5s fa ricorso al Tar contro la Regione Veneto che ha alzato i valori, chiedendo di abbassarli
Oggi Zaia racconta le fiabe che è colpa del governo se ci sono livelli troppo alti, quando è stato lui ad alzarli.
Ecco lo specchio della politica sorda, incapace di ascoltare i problemi dei cittadini e che cerca con lo “stato emergenziale” di risolvere i problemi in perenne ritardo.
Tutti devono sapere che Zaia e la Lega avrebbero potuto risolvere il problema Pfas da anni, dopo i nostri 5 esposti, i nostri ricorsi, le nostre denunce.
Invece hanno lasciato correre, mettendo la salute di 350mila veneti a rischio, con un aumento di patologie confermato dai dati in possesso della stessa Regione. Purtroppo ora è tardi e nessuno ridarà indietro anni di salute persa dai cittadini veneti.
Il Movimento 5 Stelle – conclude Berti – è stato il primo ed unico ad affrontare seriamente il problema Pfas. E se non si ferma la fonte di inquinamento – la Miteni- e non si parte con una seria bonifica, è tutto inutile”!