Belluno, 24 settembre 2017 – La pioggia non ha fermato i oltre 170 atleti che dal Piazzale hanno preso il via domenica mattina alla terza edizione del Trail del Nevegal. Purtroppo le nuvole basse non hanno permesso di ammirare lo splendore del Colle e la pioggia ha accompagnato gli atleti lungo la maggior parte del sentiero.
Il percorso regina è stato leggermente modificato a causa del maltempo, obbligando gli organizzatori ad eliminare la salita che dalla Grava sale verso il vecchio ski-lift de La Busa e soprattutto i passaggi in cresta. “In accordo con il Soccorso alpino abbiamo preferito indirizzare i partecipanti verso un tracciato più sicuro”, commenta Gianpaolo Garaboni, mente della macchina organizzativa. “Purtroppo il tempo non è stato clemente e ci ha costretti a rivedere i percorsi originali, nonostante tutto dobbiamo ringraziare chi ha partecipato e chi ha reso possibile questa nuova avventura”.
Subito dopo la partenza, allestita per l’occasione nel piazzale davanti alla casetta del Campo Scuola, gli atleti in lizza per la vittoria finale hanno preso le redini del gruppo, impostando fin da subito un alto livello tecnico sportivo. Gianpietro Barattin, Giorgio Dell’Osta e Mario Scanu non si sono persi di vista per tutta la prima salita, lungo il nuovo tracciato della Vallavia, combattendo fianco a fianco. E’ stata la prima discesa che porta al rifugio da Sitta che ha permesso a Barattin di allungare il passo.
Nel frattempo Gianni Bortoluzzi dell’Atletica Dolomiti tagliava il traguardo della 6 km in 37 minuti e 2 secondi, seguito a braccio da Alessio Fontana (37:17) e Luigi Bortoluzzi (37:39). Nella categoria femminile invece la più veloce è stata Patrizia Zanette dell’Atletica Dolomiti con il tempo di 44 minuti e 44 secondi, seguita da Sabrina Viel (45:08) e Silvia De Col (45:23).
Nella gara più lunga, successivamente al passaggio sotto La Grava, gli atleti si sono avviati lungo Costa Legner, fino a raggiungere Fosa Granda per poi iniziare la salita del Coston. Raggiunto il Rifugio Col Visentin il via lungo la modifica dovuta al maltempo, la strada sterrata, fino al Brigata per poi giungere verso il traguardo, percorrendo le Faverghere ed il Campo Scuola.
Gianpietro Barattin del GS Alpago taglia il traguardo con il tempo di 1 ora 46 minuti 3 secondi, in seconda posizione Giorgio Uzzel Dell’Osta dell’Atletica Dolomiti (1:54:10) seguito da Mario Scanu che con il tempo di 1 ora 56 minuti 36 secondi completa il podio nella gara regina del Nevegal. Nella categoria femminile Mara Golin dell’Atletica Mogliano vince in solitaria con il tempo di 2 ore 18 minuti 28 secondi. Al seguito la rilevazione del 2017 Anna Dal Farra (2:20:04) che precede di qualche minuto Angela De Poi (2:23:20).
Soddisfazione anche per l’associazione sportiva Run&Fun Oltre Team che si aggiudica il premio come gruppo più numeroso.
“Purtroppo il tempo atmosferico non ci ha fatto apprezzare il panorama del Colle e soprattutto non ha reso giustizia all’immensa macchina organizzativa che ha permesso la realizzazione del Trail del Nevegal”, commenta Gianpaolo Garaboni della Nevegallika, “ma ciò nonostante siamo contenti della riuscita di questa terza edizione, dove nonostante il freddo e la pioggia, sono stati moltissimi gli atleti che si sono presentati in linea di partenza. Grazie di cuore!”
INTERVISTE
Soddisfatto il vincitore della 22K, Gianpietro Barattin: “Sono molto contento della vittoria, ho cercato di combattere fin dall’inizio con Giorgio Dell’Osta e fortunatamente già nella prima discesa sono riuscito ad allungare il passo. Peccato per il tempo, perchè il percorso sarebbe stato eccezionale, comunque è andato tutto bene. Il punto più difficile? Forse la pala che sale verso il Visentin, dove ho incontrato vento freddo.”
Giorgio Dell’Osta conferma la difficoltà della gara a causa del tempo: “E’ stata impegnativa, siamo partiti molto forte sia io che Gianpietro e nella prima salita abbiamo registrato un tempo veramente importante. Poi nella prima discesa mi ha staccato, poi ho sbagliato tracciato ed il distacco è aumentato. Tracciato molto bello e tecnico, ovviamente scivoloso a causa della pioggia e causa freddo e vento ho sofferto parecchio.”
Mario Scanu: “Nonostante la pioggia il tracciato si è rilevato bello tosto, poi a causa della pioggia era difficile rimanere in piedi e il vento in salita si sentiva bene.”