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lunedì, Settembre 16, 2024
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Giornata aperta agli scavi archeologici di Busa delle Vette. Il 3 settembre gli archeologi illustrano al pubblico le ricerche in corso

Tre anni fa il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ha avviato un progetto di ricerca archeologica in Busa delle Vette, a 1.900 metri di quota, in uno degli scenari paesaggistici più belli del Parco.
Gli scavi, condotti dal professor Fabio Cavulli, dell’Università di Trento, e dal dottor Francesco Carrer, dell’Università inglese di York, hanno permesso di raccogliere molti reperti, che testimoniano la presenza di attività pastorali almeno dalla fine del X secolo.
Sulla base di questi positivi risultati è partito nel 2016 un nuovo progetto di ricerca biennale, denominato UPLand, per approfondire le conoscenze sulla storia antica delle attività pastorali sulle Dolomiti Bellunesi.
La campagna di scavo condotta nel 2016 ha permesso di raccogliere nuovi reperti e di spostare indietro nel tempo la frequentazione umana sulle Vette Feltrine al 400-500 d.C.
In questi giorni è in corso una terza campagna di scavo, realizzata con il finanziamento del Parco, il coordinamento scientifico dell’Università di Trento, il supporto della Sovrintendenza archeologica e l’assistenza logistica dei Carabinieri Forestali.
Gli scavi sono condotti all’interno di un antico recinto pastorale: un muro a secco di forma circolare, un tempo utilizzato per radunare il bestiame.
Questi recinti circolari sono presenti in varie zone delle Alpi e in alcuni casi, come questo di Busa delle Vette, possono risalire ad epoche molto antiche.
Per divulgare i risultati fin qui ottenuti e, soprattutto, per mostrare a tutti come lavorano gli archeologi “sul campo”, è stata organizzata una “giornata aperta” con visita guidata agli scavi.
Domenica 3 settembre il prof. Fabio Cavulli e il dottor Francesco Carrer illustreranno le ricerche in corso a tutti gli escursionisti che vorranno raggiungere Busa delle Vette, a poca distanza dal rifugio Dal Piaz.
L’appuntamento è per le ore 11.30 direttamente sui luoghi di scavo, che sono a meno di mezz’ora di cammino dal rifugio Dal Piaz. Per arrivare al sito di scavo bisogna salire al rifugio Dal Piaz, da qui raggiungere il passo Vette Grandi e poi scendere verso malga Vette Grandi; dalla malga, attraverso i pascoli, si arriva ai piedi del monte Pavionet, dove è visibile il campo temporaneo allestito dagli archeologi per condurre gli scavi.
“Ringrazio il professor Cavulli e il dottor Carrer – ha dichiarato il Direttore del Parco, Antonio Andrich – per aver dato la loro disponibilità ad accogliere turisti e visitatori presso il sito di scavo, illustrando le ricerche in corso. Questa giornata è una straordinaria opportunità per tutti per scoprire aspetti nuovi e di grande interesse sulla storia della frequentazione antica delle nostre montagne”.

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