E’ iniziata oggi e si concluderà lunedì l’11ma edizione della Biennale VinoVip Cortina. Due giorni al centro del mondo del vino, tra le montagne più belle del mondo, le Dolomiti. La rassegna nata nel 1997, ha visto passare i grandi nomi dell’enologia italiana.
Primo step al Grand Hotel Savoia domenica mattina, dove sono stati trattati i grandi temi dell’enologia, i suoli, la viticoltura di precisione e le zone a basso e ad alto vigore, l’equilibrio tra foglia e grappolo e molto altro ancora. Tutte questioni che nella produzione dei grandi vini oggi non possono essere ignorate.
Dopo il summit dedicato ai vini di pregio, con interventi qualificati dei protagonisti del settore, si passa in terrazza del Grand Hotel Savoia per il via agli assaggi dei “Giovani sognatori e piccole patrie”, come recita il programma di VinoVip per indicare i migliori vini dei giovani vignaioli under 40. Una rassegna di eccellenze della produzione italiana. Vini d’autore, ottenuti innanzitutto dalla passione e oggi dalla conoscenza delle viti e dei terreni, oltre alla professionalità acquisita dalla nuova generazione di produttori.
Vengono dalla Puglia, dal Trentino, dalla Lombardia dal Piemonte, dal Veneto, dalla Toscana, dall’Emilia Romagna e dalla Valle d’Aosta. Qui si assapora il massimo della qualità dei vini, abbinata ai sapori degli affettati e dei formaggi accuratamente selezionati per l’occasione. Un trionfo di eccellenze, dunque, che non teme la globalizzazione dei mercati.
Impossibile assaggiarli tutti. Indimenticabile il Merlot dei Colli Berici della cantina veneta Puntozero. E il Raboso del Trevigiano della cantina Cecchetto.