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Industria bellunese e trevigiana I° trimestre 2017. Si rafforza la crescita del manifatturiero. Produzione su base annua in aumento: + 9,9% a Belluno e + 4,8% a Treviso

Treviso, 19 maggio 2017 – Al netto delle oscillazioni dettate dalla stagionalità, nel primo trimestre 2017 l’industria manifatturiera trevigiana e bellunese permane in fase espansiva, ed anzi rafforza la sua crescita su base annua.

Mario Pozza

In provincia di Treviso, infatti, la variazione tendenziale della produzione (rispetto al primo trimestre 2016) si porta al +4,8%, quando era del +3,6% lo scorso anno. Analogamente, in provincia di Belluno si registra una produzione in crescita quasi del 10% su base annua: dato suscettibile di amplificazione a causa della minore numerosità del campione d’imprese, ma nettamente in miglioramento rispetto a quanto rilevato nel primo trimestre 2016 (+3,9%), a numero equivalente di casi intervistati. La variazione tendenziale grezza della produzione industriale in Italia, l’indicatore più confrontabile con i risultati della nostra indagine congiunturale, si ferma al +3,9%.

Tutto il quadro degli indicatori è positivo, con solo qualche incrinatura in alcune variazioni congiunturali e una trascurabile minima contrazione nel grado di utilizzo degli impianti (che resta prossimo al 72% a Treviso e al 74% a Belluno). In particolare, sono molto positive le variazioni tendenziali del fatturato: +7% a Treviso, +11,6% a Belluno. In entrambe i casi queste variazioni sono sostenute tanto dalla componente estera quanto dalla componente interna, come testimoniato dalla stessa raccolta ordini. Prendendo a riferimento i risultati per la provincia di Treviso, dove la numerosità campionaria e la varietà settoriale dell’universo di riferimento riducono le distorsioni statistiche, si registra una crescita tendenziale degli ordini dal mercato interno del +6,5%, addirittura di 1 punto percentuale superiore alla crescita degli ordini dal mercato estero.

“Sui mercati esteri stanno recuperando i beni di investimento – spiega il presidente della Camera di Commercio Mario Pozza – mentre sul mercato nazionale crescono di più i beni intermedi, tanto a livello di produzione che di fatturato. Segno di un buono stato di salute delle nostre filiere, in particolare di quelle della meccanica e della plastica”.

“Confortanti anche le previsioni per il 2° trimestre 2017 – aggiunge Pozza: per tutti gli indicatori il saldo fra giudizi positivi e negativi e nettamente a favore dei primi, in particolare modo per la domanda estera, in linea peraltro con altre indagini previsionali sul manifatturiero italiano. Inoltre, cosa per me altrettanto importante, tende a ridursi la “zona di sofferenza”, la quota di imprese che indicava situazioni in peggioramento: certo, con situazioni diverse da indicatore a indicatore e rispetto ai due territori che impongono di non abbassare la guardia, ma che non alterano la tendenza di fondo”.

 

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