E’ stato prorogato alle ore 13.00 del 28 ottobre il termine, che sarebbe scaduto il 30 settembre, per la presentazione delle domande per ottenere finanziamenti da destinare alla messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici strategici e rilevanti, ubicati nelle aree maggiormente a rischio. Lo ha disposto la giunta regionale con un provvedimento che modifica la scadenza fissata da un bando, aperto lo scorso luglio su proposta dell’assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, che prevede un finanziamento per complessivi 12 milioni di euro di fondi comunitari, distribuiti in tre annualità dal 2016 al 2018, di cui potranno beneficiare gli Enti pubblici dei Comuni situati nelle zone più a rischio.
“Tutto il territorio veneto è soggetto al rischio sismico – fa rilevare l’assessore De Berti – e, oltre alla necessità di rafforzare il monitoraggio e la sorveglianza delle zone sismiche, occorre provvedere alla prevenzione dei potenziali danni con la messa in sicurezza degli edifici più esposti, tra i circa 4 mila censiti come ‘strategici e rilevanti’, ubicati nelle aree a più elevata pericolosità”.
Il bando fa riferimento al Programma Operativo Regionale (POR) FESR 2014 – 2020. La proroga è stata disposta per dare un maggior lasso di tempo agli enti interessati di presentare domanda per ottenere i contributi proprio per realizzare interventi di natura strutturale finalizzati al miglioramento o adeguamento sismico delle costruzioni di proprietà pubblica riconosciute strategiche e rilevanti nelle zone nelle quali il pericolo è potenzialmente più alto.
La domanda dovrà essere presentata alla Regione esclusivamente per via telematica