Roma 19 settembre 2016 – La protesta sollevata nei giorni scorsi dai responsabili del soccorso alpino del Veneto e del Friuli Venezia Giulia che avevano criticato l’utilizzo dell’elicottero dei vigili del fuoco per il recupero della salma di Janna Schneider, professoressa tedesca scomparsa nella zona dell’Alpago il 3 agosto scorso, ha spinto il sindacato Conapo dei vigili del fuoco a chiedere direttamente l’intervento del ministro dell’interno Angelino Alfano. Nella nota inviata si definiscono “patetiche” le esternazioni pubbliche dei rappresentanti del Cnsas visto che “la vicenda interessava il recupero di una persona deceduta”.
Il sindacato dei vigili del fuoco sostiene che “i rappresentanti dei volontari soccorso alpino hanno divulgato una errata interpretazione della normativa vigente, entrando persino nel merito dell’organizzazione delle amministrazioni dello Stato attraverso una critica alle modalità operative del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”.
“Ci teniamo ad evidenziare – spiega Antonio Brizzi segretario generale del sindacato Conapo – che le norme vigenti assegnano ai volontari del soccorso alpino il potere di coordinamento su altri enti ma non sulle amministrazioni dello Stato quale è il Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Dovrebbe essere la normalità per tutti che un Corpo dello Stato non può essere coordinato da volontari pur meritevoli come quelli del soccorso alpino. Qualora vi fossero dei dubbi è possibile consultare le sentenze n. 1736 e 1737 del Consiglio di Stato ove la materia è ben interpretata dai giudici amministrativi”.
Il sindacato Conapo ha chiesto al ministero dell’Interno di emanare con urgenza un chiarimento istituzionale provvedendo “a chiarire presso tutti gli organi dello Stato – prefetture, forze dell’ordine, forze armate, servizi sanitari, di emergenza e di protezione civile – quanto sancito dalla normativa vigente in tema di soccorso pubblico emanando, se del caso, disposizioni operative chiare, che risolvano definitivamente ogni dubbio in materia, per evitare ‘pericolose incomprensioni’ durante le operazioni di soccorso pubblico e ‘stucchevoli polemiche pubbliche’ che poco importano ai cittadini cui bisogna lo Stato deve garantire sicurezza senza se e senza ma”.