L’Ulss 1 organizza un importante convegno sul tema del trauma grave sabato 24 settembre al Centro Giovanni XXIII a Belluno (inizo lavori 8.30). L’iniziativa coinvolge i centri Spoke e i centri Hub di diverse città italiane. Il convegno è aperto a tutti, ma è rivolto in modo particolare alle figure sanitarie (medici e infermieri) coinvolte: il personale dell’emergenza e del pronto soccorso, radiologia, chirurgia, ortopedia, anestesia e rianimazione. “Il trauma severo è gravato da alta mortalità e alto grado di disabilità che spesso riguarda persone giovani. Il miglioramento del risultato è legato a una gestione corretta e coordinata che inizia al momento del recupero del traumatizzato sulla strada al completamento del percorso terapeutico”, spiegano Daniele Poole e Davide Mazzon dell’ Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale S. Martino di Belluno. La gestione del trauma in una specifica sede ospedaliera richiede un lavoro coordinato fra figure sanitarie differenti: “Ma questo livello di coordinamento non basta. Il trattamento adeguato di un traumatizzato grave richiede in molti casi la centralizzazione da un centro periferico (spoke, ndr) ad uno di riferimento (hub) dove possono essere condotti interventi più avanzati”. Il trattamento del paziente viene così a essere suddiviso a diversi livelli: “Quello del centro spoke in termini di trattamento iniziale, inquadramento diagnostico e indicazione alla centralizzazione non riveste ruolo meno importante di quello del centro hub”, precisano i due medici, “il nostro convegno si focalizza per questo sulle due forme principali di trauma che richiedono interdisciplinarietà fra centri, il trauma grave del bacino e del cranio. L’intento è di individuare gli aspetti critici clinici e organizzativi che esistono nella gestione di questi traumi, individuando i diversi ruoli dei centri spoke e hub, gettando le basi per la realizzazione di percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali condivisi per l’ottimizzazione delle cure e il miglioramento degli esiti”. I relatori e i moderatori della giornata (una ventina) provengono da diversi centri ospedalieri di Treviso, Milano, Bologna, Bergamo e dall’Area Sistema 118 regionale veneto. La partecipazione al convegno è gratuita, ma è comunque obbligatoria l’iscrizione perché il convegno è riservato a un numero limitato di partecipanti, in relazione alla capacità recettiva della sede congressuale (circa 200 posti). Al termine del convegno sarà fornito un attestato di partecipazione. L’iscrizione dovrà essere effettuata via mail a: ufficio.formazione@ulss.belluno.it.