13.9 C
Belluno
domenica, Dicembre 8, 2024
HomePrima PaginaViaggio nella Cortina di fine Impero al Museo d'Arte moderna Mario Rimoldi...

Viaggio nella Cortina di fine Impero al Museo d’Arte moderna Mario Rimoldi Ciasa de Ra Regoles

Oggi niente amici della montagna. Mi colpisce saltuariamente quella forma di sindrome dell’orsa solitaria (così la chiamo io…): me ne vado a camminare da sola su per i sentieri. Sono nella perla delle Dolomiti da ieri pomeriggio: mi sono organizzata per passare un weekend in tranquillità tra una passeggiata e qualche sana (e rara) lettura. Ma si sa: al tempo – come ad un paio di altre cose – non si comanda e tocca starsene in casa al sicuro da pioggia e temporale. Un paio di asana di yoga, una tisana relax nella speranza che smetta di piovere e che il sole del mezzogiorno torni con forza a dissipare la nuvolaglia grigia pre-autunnale.
Poi guardo un po’ di giornali locali e l’occhi cade su una delle molte mostre che offre il territorio: “Baci da Cortina, Ampezzo a fine Impero (1896 – 1923)”, storia di una comunità attraverso le cartoline d’epoca, è la collezione di cartoline d’epoca di Marino Mantese relative ad Ampezzo nella Belle Époque, presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi – Ciasa de Ra Regoles.

Cortina 1915
Cortina 1915

Mi incuriosisce e subito viaggio con la mente ai tempi in cui sono nati il cabaret e il can-can oltre che il cinema: nuove mode che hanno reso la vita più divertente a tutti i ceti e livelli sociali. In quegli anni si inaugura anche quel bellissimo movimento pittorico che è stato l’impressionismo e contemporaneamente nasce l’Art Nouveau: un periodo d’oro, di entusiasmo, di crescita e speranze anche se poi, soprattutto in queste zone tra il Veneto e il Friuli (ma non solo) la Grande Guerra ha sferrato i sui colpi peggiori. Qui in montagna quegli anni tra l’ultimo ventennio dell’Ottocento e l’inizio della Prima guerra mondiale, consentirono ad alcuni di potersi riscattarsi dalla povertà della civiltà agricola arcaica, fatta di duro lavoro nei campi e nei boschi e dall’uso dei cavalli e dei carri. Allora nacque una nuova società: l’introduzione del telefono, l’illuminazione elettrica, la ferrovia, le prime automobili, la bicicletta, la nascita dell’alpinismo, la diffusione dello sci da fondo e la costruzione dei primi rifugi e alberghi.
Uno sviluppo notevole per i territorio della montagna: arrivavano allora i primi turisti tedeschi, inglesi e naturalmente gli italiani. Solo pochi fortunati all’epoca – penso tra me e me – non come oggi che per tutto l’anno estate e inverno la montagna è affollata di gente che vuole divertirsi, fare a buon diritto una vacanza, ma spesso senza rispetto per il paesaggio… Fin qui quanto suggeriscono le illustrazioni e le bellissime cartoline della mostra: buone pure le didascalie, anche se ci metto molto del mio e di quanto ho letto su questo periodo appassionante della nostra arte e cultura. Il resto lo fa il visitatore: estasiarsi con curiosità dinanzi alle 700 foto che riportano al tempo che fu.

Sono le prime, rarissime immagini, che raffigurano il paese con un occhio attento al turismo. C’è la Große Dolomitenstraße che in quel periodo fece aumentare sensibilmente il numero dei visitatori. Ci sono i migliori panorami del tratto Pordoi-Arabba-Pieve di Livinallongo-Falzarego-Cortina.

cortina-1915-guerraOltre alle cartoline, ecco i timbri, gli annulli e i francobolli che rendono l’idea di come funzionasse il sistema postale dell’impero austro-ungarico. La mostra ha placato quel po’ di tensione che il tempo ancora piovoso mi ha messo e ne esco distesa e disinvolta; solo verso la fine resta un po’ d’amaro delle foto dell’ultimo periodo, quello della tragedia che travolse l’intera Europa e pure la serena vita della comunità ampezzana. Però cerco di tenere fisse nella mente le immagini delle vie coi turisti, della moda femminile tra curve sinuose e pailettes, tra frange e cappelli, tra calze nere e cappellini.

Lo dirò ai miei amici di qui: che ci vadano entro il 9 ottobre dalle 10 e 30 del mattino fino alle 12 e 30 e il pomeriggio dalle 16:00 alle 20.00.

Bruna Mozzi

- Advertisement -
- Visite -

Pausa caffè

Sport & tempo libero

L’ultra trailer Mario Piazzo alla Scuola secondaria di primo grado di Mel e Lentiai

Borgo Valbelluna, 7 dicembre 2024 - Non è la prima volta che Camminando. Esperienze, sensazioni, emozioni, il primo festival in provincia di Belluno che...