“Il Veneto è la capitale della bicicletta, per l’estensione e la qualità dei propri percorsi ciclabili, per l’offerta cicloturistica, per numero di atleti e società sportive della ‘due ruote’ e per la presenza di un vero e proprio distretto industriale della bicicletta, che con l’indotto conta oltre 130 imprese e 4000 addetti che producono un fatturato di circa 800 milioni di euro, pari al 25% del mercato nazionale. E’ la giusta sede per ospitare il più importante salone specializzato d’Italia, e si candida all’importante appuntamento dei mondiali di ciclismo su pista del 2020 per replicare i grandi successi organizzativi di cui ha già dato prova in passato sul Montello e a Verona”.
Lo ha ribadito l’assessore regionale al turismo Federico Caner, intervenendo all’inaugurazione di Cosmobike Show alla Fiera di Verona, il salone specializzato della bicicletta, accanto al sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani, al sindaco di Verona Flavio Tosi, al presidente della Provincia Antonio Pastorello, al manager di Cosmobike Paolo Coin e al presidente di Veronafiere Maurizio Danese.
“Star guest” del salone il campione olimpico veronese Elia Viviani, medaglia d’oro a Rio 2016, che l’assessore Caner ha insignito della targa della Regione Veneto, ringraziandolo per il grande risultato sportivo conseguito e per la testimonianza di coraggio e di tenacia offerta sulla pista olimpica.
“La bicicletta è un veicolo antico, che ha saputo evolversi e innovarsi, grazie anche alla maestria e alla sapienza tecnologica degli artigiani e degli imprenditori veneti – aggiunge Caner – che l’hanno fatto diventare strumento d’elezione per chi ama lo sport e il turismo slow e per gli spostamenti ecologici. Gli appassionati della ‘due ruote’ sono in continuo aumento in Europa e nel mondo, cultori del rispetto dell’ambiente, affascinati da una forma alternativa di viaggio e di turismo sostenibile, alla scoperta della natura, della bellezza del paesaggio e dei luoghi meno noti. E attorno a questo mondo, che coniuga sport, passione e turismo, si muove un importante indotto rappresentato dall’abbigliamento tecnico-sportivo, dagli accessori, dalla moda e dall’alimentazione”.
La Regione Veneto – ha ricordato l’assessore al turismo– investe molto sul cicloturismo: 1200 chilometri di piste tabellate e segnate, milioni di presenze ogni anno di appassionati, una guida “Veneto in bicicletta” arrivata quest’anno alla seconda edizione, itinerari cicloturistici a grande valenza culturale, paesaggistica e tecnica, con la via delle Dolomiti, l’anello dei Colli Euganei e le ciclabili nel delta del Po. E i numeri del turismo veneto, che anche quest’anno ha superato i 16 milioni di arrivi e i 62 milioni di presenze, confermano indirettamente la capacità di attrazione di questa proposta”.