“Quotidiani a giorni alterni? Siamo al paradosso. Interpellerò l’Agcom”. A preannunciare la mossa è il senatore Giovanni Piccoli alla luce di quanto sta accadendo nella distribuzione della stampa quotidiana in oltre 40 comuni del Bellunese. “Ma è un problema”, sottolinea Piccoli, “che riguarda tutti i comuni dove la posta viene consegnata a intermittenza”.
“Il depotenziamento del sistema postale, in particolare nelle zone montane, sta portando a una serie di disservizi nonostante le rassicurazioni di Poste Italiane e del Governo. La distribuzione irregolare della stampa è uno di questi”.
“Questo significa che i quotidiani, a partire da quelli locali, devono fare i conti con le disdette e con recessi sempre più frequenti. Da qualche tempo i giornali sono stati lasciati soli a gestire quella che è a tutti gli effetti una emorragia”.
“Tutto ciò è ancora più inaccettabile per la stampa locale che, pur tra mille difficoltà, fa di tutto per presidiare il territorio e garantire una informazione che altrove sarebbe impossibile trovare con gli stessi livelli di qualità”, prosegue Piccoli.
“Dall’altro lato ci sono i lettori-cittadini che vedono compresso e limitato il loro diritto a tenersi informati, diritto costituzionalmente sancito”.
“A chi mi potrebbe legittimamente rispondere che c’è internet, rispondo che molti comuni non sono serviti da una rete efficiente e che non tutti sono tenuti ad avere una connessione. C’è una larga parte di lettori che non vuole o non può rinunciare al quotidiano cartaceo”.
Per Piccoli quindi ci sono tutti i presupposti per chiedere lumi all’Autorità Garante delle Comunicazioni: “Scriverò una lettera- esposto all’Agcom: siamo di fronte all’ennesima disparità di trattamento”.