“La Lega è andata in tilt e ha preferito rinviare a mercoledì prossimo la ripresa dei lavori in consiglio regionale per nascondere le sempre più evidenti spaccature interne: Zaia non riesce più a tenere uniti i propri colonnelli e ognuno va per conto suo. Clamoroso quanto è successo ieri: nonostante il pomeriggio trascorso con i suoi consiglieri Zaia non è riuscito a dettare la linea, bloccato dai veti ora dell’assessore Coletto, ora della capogruppo Rizzotto, ora del capogruppo Finco. Sia chiaro a tutti, non è l’opposizione, né tantomeno il Partito Democratico a non volere le Ulss di Bassano, o del Veneto Orientale, bensì l’assessore Coletto, la capogruppo della Lista Zaia Rizzotto e il presidente della V Commissione Boron che stanno optando per le Ulss provinciali. Ognuno si prenda le sue responsabilità!”.
Il Pd respinge al mittente lo “scaricabarile” della Lega Nord per quanto riguarda l’impasse in Consiglio regionale, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, sull’accorpamento delle Ulss. “Il problema è tutto interno alla maggioranza e in particolare al Carroccio – dicono in una nota la capogruppo Alessandro Moretti e i consiglieri Claudio Sinigaglia, Stefano Fracasso e Francesca Zottis – Anche l’arrivo a Palazzo Ferro Fini del presidente Zaia è stato un fallimento ed ha solo sottolineato la sua incapacità di ricomporre i cocci. Finco minaccia le dimissioni per Bassano e si lancia a difesa del suo territorio perché l’altra capogruppo, Rizzotto, capisca. Infatti Finco sa benissimo che se la scelta fosse quella delle Ulss di 4/500.000 abitanti o delle aree tematiche (mare- lago-pedemontana) l’opposizione tutta sarebbe pronta ad accoglierla!”.