“Occorre il massimo rispetto per tutti i nostri sindaci veneti. In un contesto di democrazia sono gli unici legittimati a rappresentare e a interpretare le istanze del popolo. Giù le mani dai nostri bravi amministratori”.
Con queste parole il presidente della Regione del Veneto interviene sulle polemiche sempre più diffuse rispetto alla questione immigratoria, e in particolare su alcune affermazioni attribuite dai media al prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, rispetto alle scelte di moltissimi primi cittadini.
“Questi sindaci – aggiunge Zaia – sono eletti dal popolo e il loro mandato è quello di interpretarne le istanze. Il prefetto riferisca ai suoi datori di lavoro, il governo di Roma, che nessuno dei nostri primi cittadini fa politica per interessi elettorali; tutti, semplicemente, amministrano e rappresentano la loro gente. Quella che, se qualcuno non lo ricorda, viene chiamata democrazia”.
“Se 351 Comuni veneti su 576, pari al 60,62%, dicono no – conclude Zaia – secondo la democrazia è no, punto e basta. Senza contare poi i molti amministratori contrari che si sono visti comunque imporre arrivi anche ingenti, come a Cona e Bagnoli”.