Esiste ancora la democrazia in questo Paese? A chiederselo sono i Comitati civici della Valbelluna dopo aver appreso le vicende del progetto dell’elettrodotto Udine Ovest – Redipuglia, che è fraternamente legato al nostro per tempistiche autorizzative,
Una sentenza del Consiglio di Stato (la n°3652/2015), infatti, aveva annullato gli atti che portano al decreto autorizzativo sull’opera friulana. Anche il Ministero dei Beni Culturali, del resto, aveva espresso il parere contrario, giudicando il progetto paesaggisticamente impattante. E tuttavia, la giunta regionale friulana ha dato parere favorevole alla compatibilità ambientale dell’opera e, a detta del portavoce del Movimento 5 Stelle locale Cristian Sergo, il governo ha acconsentito alla prosecuzione del progetto, con una azione di intromissione nella procedura anomala e incomprensibile.
Veniamo ora a Belluno.
“Il Mibac (Ministero dei beni e delle attività culturali) – fanno notare i Comitati civici – deve ancora esprimersi. Lo ha fatto, invece, il ministero della Salute, dando parere favorevole al progetto a condizione che siano rispettati gli obiettivi di qualità per l’induzione magnetica e per l’esposizione al rumore generato dall’opera. E le persone che abitano nei comuni non interessati (adesso) dalla razionalizzazione, ma che vivono sotto le linee? A quelle persone (cittadini di Limana, Trichiana, Lentiai, Pieve di Cadore, Domegge per fare qualche esempio, ma anche la stessa Belluno) chi pensa? A che serve un parere che si conclude dicendo: “A condizione di rispettare la legge”?
Le leggi si possono anche non rispettare? In Friuli con pareri contrari del Consiglio di Stato e del Ministero dei Beni Culturali si procede ugualmente, se in un Paese lo stesso governo non rispetta le leggi vigenti dello Stato, allora la Democrazia è finita”!
“Ricordiamo – prosegue la nota dei Comitati civici della Valbelluna – che l’articolo 9 della Costituzione tutela il paesaggio e il patrimonio storico. Viste le ultime vicende che interessano il vicino Friuli, ci viene da pensare che a questo punto si potrà costruire una stazione di trasformazione all’interno del Colosseo, o magari anche radere al suolo palazzo Chigi per fare un campo fotovoltaico. Renzi e la Serracchiani questa volta hanno davvero esagerato, svilendo il ruolo del Mibac e della Magistratura.
Attendiamo il parere del Ministero dell’Ambiente riguardante il Bellunese, dove il progetto attraversa paesaggi mozzafiato calpestando il Piave patrimonio storico e culturale dell’Italia intera”.