Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti si è recato questa mattina nell’area interessata dalla frana di Acquabona, che da giorni sta continuando a scaricare sulla statale Alemagna tonnellate di pietrisco.
“Il turismo funziona bene, la stagione è splendida, gli albergatori e tutti gli operatori lavorano bene in valle – avverte Berti, che nei giorni scorsi ha contattato molti operatori del settore ricettivo e turistico locale per comprendere la loro posizione su un argomento così delicato – ma questo solo grazie a chi vive e lavora qui, non certo grazie al Governo e a Zaia. Lo Stato e la Regione continuano a rimpallarsi le responsabilità sui ritardi negli interventi sulla frana di Acquabona, ma io dico a loro che non è più tempo di parlare a vanvera. I progetti ci sono e domani mattina possono partire se arrivano i soldi”.
Sull’assetto viario della statale Alemagna in Cadore sono infatti pronti alcuni progetti, che possono partire in qualsiasi momento.
“Noi abbiamo le idee molto chiare, che ci lascino fare – rivela il consigliere – con interventi mirati, giusti e infrastrutturali possiamo risolvere questa situazione una volta per tutte. Un paraschegge qui ad Acquabona, ad esempio, permetterebbe di far passare le auto senza ponti o gallerie impattanti dal punto di vista ambientale”.
Il consigliere regionale in commissione ambiente, Manuel Brusco, attacca: “Gli altri parlano e basta, noi abbiamo anche fatto delle interrogazioni, una di queste un anno fa nella quale interrogavo la Regione proprio sulle frane nella valle del Cadore, e come al solito ci hanno risposto con il tradizionale scaricabarile. Operatori e albergatori, cittadini e tutti quelli che gravitano su questa valle si sentono abbandonati, migliaia di persone che stanno tenendo alto il nome della valle in tutto il mondo sono state lasciate in balia degli eventi dalle istituzioni”
“Non possiamo aspettare oltre – gli fa eco il parlamentare bellunese Federico D’Incà – se il Governo ed il Ministro Del Rio hanno veramente le risorse per intervenire questo è il momento di dimostrare fatti concreti. Fino ad ora siamo stati graziati ma la tragedia si nasconde dietro ogni nube minacciosa e l’intera comunità di Cortina aspetta la messa in sicurezza dell’Alemagna. Basta parole, abbiamo bisogno delle opere viarie”.