La convenzione siglata giovedì 4 agosto a palazzo Piloni tra la presidente della Provincia Daniela Larese Filon e il presidente del Comitato Paritetico per il Fondo Comuni di Confine sblocca progetti che per il Bellunese valgono in tutto 163 milioni di euro nel periodo 2013-2018. Di questi, oltre 27,8 milioni sono già disponibili e riguardano gli stralci dei progetti già approvati.
Una parte significativa dei fondi a disposizione, quasi 10 milioni di euro, è stata destinata a migliorare la sanità provinciale. «I Comuni di confine, e soprattutto i sindaci bellunesi», spiega il presidente De Menech, «si stanno facendo carico di adeguare alcune strutture ospedaliere e determinati servizi chiave ben oltre le rispettive competenze. E’ un segno di grande maturità politica e di lungimiranza amministrativa. Ora però ci aspettiamo che anche la Regione Veneto faccia la sua parte e investa almeno le stesse risorse per la sanità e la rete ospedaliera provinciale».
Il Fondo Comuni confinanti ha approvato il progetto proposto dai sindaci agordini di ristrutturare e ampliare il pronto soccorso dell’ospedale di Agordo, finanziandolo con 2,5 milioni di euro sui 3 necessari. Sempre in Agordino è stato finanziato al 100 per cento il progetto per migliorare i servizi sociali e potenziare le dotazioni dei servizi nelle Rsa di Agordo, Livinallongo e Taibon. Il costo complessivo degli interventi è di 800 mila euro. Infine nel Feltrino è stato finanziato con 6 milioni di euro un progetto di integrazione dei servizi sanitari.
«Senza alcuni servizi di base come il pronto soccorso», afferma De Menech, «le nostre vallate faticherebbero a garantire la sicurezza durante le stagioni turistiche; se non adeguiamo i servizi domiciliari, soprattutto per gli anziani, avremmo ricadute negative in termini di spopolamento».
«I sindaci Bellunesi e il Fondo Comuni confinanti hanno fatto appieno la loro parte», conclude De Menech, «liberando il bilancio regionale di quasi 10 milioni di euro di interventi. Condividendo le preoccupazioni evidenziate dai sindaci Perenzin e Massaro sul crescente disinteresse della giunta regionale per la sanità bellunese, ora tutti ci aspettiamo che la Regione utilizzi tali risorse per interventi sugli ospedali di Belluno e Pieve di Cadore e per il miglioramento dei servizi sanitari in tutto il territorio provinciale».