“Vaccini gratuiti per la Tbe come in Friuli. Regione e Governo devono garantire gli strumenti finanziari”.
E’ questa la ricetta del senatore Giovanni Piccoli dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dalle strutture sanitarie bellunesi e dalla Simit, la Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali.
Lo stesso Piccoli nei prossimi giorni interpellerà il Ministero della Sanità.
“Ci sono due modi per convincere le persone a vaccinarsi: innanzitutto sensibilizzare, poi garantire le prestazioni sanitarie”, rimarca Piccoli. “In Friuli le vaccinazioni contro la Tbe sono gratuite dal 2013, così come avviene in altri Paesi europei, ad esempio in Austria”.
“Non esiste una cura per la Tbe, il miglior modo per prevenirla resta la vaccinazione, che è strettamente consigliata a chi vive, lavora o frequenta abitualmente le zone montane”, illustra il senatore.
Da protocollo il ciclo vaccinale prevede la somministrazione di tre dosi, per via intramuscolare, da effettuare nell’arco di un anno (seguendo una precisa schedula vaccinale), ed è previsto successivamente un unico richiamo dopo 3-5 anni per prolungare la protezione. La protezione contro il virus della Tbe comincia a formarsi solo dopo la 2° dose.
“Un ciclo vaccinale costa oltre cento euro, una cifra importante, ma c’è da chiedersi anche qual è il costo sociale di così tanti ricoveri e di danni neurologici che, in taluni casi, possono essere permanenti. Tutti elementi”, conclude Piccoli, “che faranno parte della mia interrogazione al Ministero della Sanità”.