G.R., classe 87, di nazionalità tunisina, già condannato per reati inerenti sostanze stupefacenti è stato accompagnato alla frontiera dell’aeroporto di Milano Malpensa per il rimpatrio nel Paese d’origine.
L’espulsione dall’Italia è stata resa possibile, in sostituzione della pena detentiva, grazie allo stretto raccordo operativo tra la Questura di Belluno e la Direzione della Casa Circondariale di Baldenich.
Lo straniero extracomunitario, infatti, condannato per reati che presuppongono il carcere, nel momento in cui viene posto in libertà è affidato all’Ufficio Immigrazione della Questura che provvede alla fisica espulsione del soggetto tramite accompagnamento alla Frontiera ed imbarcato su un aereo diretto al Paese d’origine.
Il provvedimento, come ha sottolineato di recente il generale Mario Mori, già direttore dei servizi segreti, alla conferenza di Pieve di Cadore, ha un effetto deterrente efficace per contrastare la criminalità.