Qualche anno fa pubblicai un articolo in cui sollevavo qualche dubbio sulla bontà dei prodotti in uscita dal celeberrimo centro di trattamento e riciclo rifiuti di Vedelago. In particolare non capivo come fosse possibile mettere plastiche miste ad altri rifiuti in un semplice estrusore, scaldare a poco più di 100°C e pretendere che quello che usciva non fosse più un agglomerato di rifiuti ma un nuovo prodotto che loro chiamavano “sabbia sintetica”. Non capivo proprio, a quelle temperature al massimo potevano togliere dal rifiuto l’acqua contenuta e, forse, se arrivavano un pò più in alto con la temperatura, forse rompevano qualche legame ma, allora, oltre al vapor d’acqua, si sarebbero prodotti dei gas combustibili. Ma anche questo non mi sembrava possibile perchè tali gas non poteveno essere immessi in atmosfera ma andavano trattati o bruciati e dalle immagini dell’impianto di Vedelago o dalle descrizioni fornite nulla di tutto ciò succedeva. Mistero. Inoltre dicevano di essere certificati dal parere di riconosciuti luminari dell’università di Padova, pareri che, nonostante insistite ricerche, non sono mai riuscito a trovare. Anche questo molto strano vista la tendenza a pubblicare qualsiasi cosa possa fare curriculum. Poi questa “sabbia sintetica” veniva venduta (secondo loro) per realizzare manufatti e, forse, sottofondi stradali da qualche parte (se non ricordo male accennavano a qualche ditta nel napoletano) ma non ho mai saputo di quali aziende si trattasse.
Insomma, avevo espresso qualche dubbio e come unica risposta avevo ricevuto una minaccia di querela se avessi continuato. Essendo io un pò vile e poco interessato ai fatti di Vedelago ho seguito il consiglio, ma ho continuato a seguirli. Ho visto l’attenzione per la loro tecnologia sui siti di M5S e le lodi dell’assessore di Ponte nelle Alpi Orzes a Report dalla Gabanelli. Mi pareva che ad Orzes, che tutto è fuorchè scemo, venisse da ridere mentre faceva certe affermazioni ma forse mi sbaglio. Poi non ho visto più niente perchè sono falliti.
Porco mondo! Succede sempre così, i migliori se ne vanno; loro falliscono e Ponte nelle Alpi il comune più “riciclone” al mondo scende ben sotto il decimo posto nell’indifferenza generale. Anzi peggio, visto che pare ci siano anche dubbi sui conti della Ponte Servizi, la consigliera di minoranza Diana Broi ha pensato bene di chiedere chiarimenti al sindaco Paolo Vendramini che ha immediatamente risposto in perfetto stile Vedelago ventilando la possibilità di una querela.
Caro Paolo, che quelli di Vedelago minaccino di querelare uno scemo come me passi, ma che un sindaco minacci un consigliere per una interrogazione non si era mai visto, almeno dalle nostre parti. Bene, restiamo in attesa, nella speranza che arrivino risposte e non querele.
Piero Balzan