Sempre presente nei sentieri delle Prealpi durante i weekend, in cerca di nuovi spunti per un articolo o per qualche fotografia scattata sulle sue amate montagne, Giovanni Carraro, scrittore di libri escursionistici e videomaker, questa volta ha scelto un’altra location per le riprese di uno dei suoi documentari che parlano di paesaggio e cultura legati alla montagna. Da alcune settimane è tornato ad esplorare la terra dolomitica che gli ha dato i natali esattamente cinquant’anni fa. Un nuovo lavoro ideato a fianco di Tatiana Pais Becher, promotrice della catena umana attorno alle Tre Cime di Lavaredo, l’evento che ha fatto parlare il mondo intero lo scorso settembre a sostegno dei diritti umani. In tale occasione Carraro ha girato un filmato che ancora oggi detiene il record di visite.
«Dopo aver visto il video di Giovanni sulle Tre Cime di Lavaredo, ho pensato di contattarlo per realizzare un documentario in Cadore – ha dichiarato Tatiana Pais Becher – ho identificato un luogo che da sempre mi incuriosisce, i Bagni di Gogna a sud di Auronzo. La scelta non è casuale: si tratta di un’oasi che cela misteriose leggende, un sito affascinante che in passato ha ricoperto un ruolo strategico per le vicende storiche del Cadore». Bocche cucite sul fulcro del film, una leggenda al confine della realtà su cui Carraro non ha voluto esporsi «questo angolo di Cadore dopo i primi sopralluoghi mi ha affascinato parecchio e la strana vicenda legata ad un evento di millecinquecento anni fa è veramente sorprendente. Mistero? Realtà? Lo vedrete entro l’estate».