Con il voto contrario dei consiglieri di minoranza Tatiana Pais Becher e Walter Antoniol, che avevano richiesto al sindaco di Auronzo di Cadore il ritiro della delibera, il consiglio comunale ha approvato ieri le modifiche al “Regolamento comunale per l’esercizio del parcheggio nella zona delle Tre Cime di Lavaredo”.
Sotto l’aspetto formale la delibera è ritenuta, dai suddetti consiglieri, illegittima in quanto le tariffe, per legge, devono essere approvate contestualmente al bilancio di previsione e, nel caso in oggetto, non si riscontrano elementi di novità non prevedibili, tali da giustificare detto provvedimento tardivo.
Nel merito il regolamento stabilisce le date in cui il servizio sarà operativo, compatibilmente con le condizioni meteorologiche, le tipologie di veicoli per i quali è prevista la tariffa di parcheggio, la durata del biglietto. Mentre gli articoli 6 e 8 del regolamento determinano alcune sostanziali novità:
i residenti non beneficeranno più del permesso gratuito e potranno accedere ai parcheggi alle Tre Cime solo pagando una tariffa seppur agevolata, le Guide Alpine, prima esonerate dal pagamento del biglietto, ora pagheranno l’intero importo o corrisponderanno una cifra fissa annuale di ben 150 €. Ma soprattutto all’interno delle categorie elencate nell’articolo 8 il più penalizzato rispetto alla precedente normativa risulta essere il Soccorso Alpino, al quale viene imposta una restrizione sostanziale all’accesso, ad esclusione delle le squadre di soccorso durante le emergenze o esercitazioni.
Tatiana Pais Becher e Walter Antoniol reputano questa presa di posizione “Una vera e propria mancanza di rispetto e attenzione dell’Amministrazione comunale nei confronti di un ente composto da volontari che mettono a disposizione il proprio tempo e le competenze per essere pronti a mobilitarsi in ogni occasione, garantendo la sicurezza e l’incolumità di residenti e turisti che sempre più numerosi frequentano le nostre montagne”.
“Questi – proseguono i consiglieri di minoranza – meritano come minimo di essere trattati come i consiglieri comunali e i componenti del direttivo del Cai di Auronzo per i quali non è prevista alcuna restrizione all’accesso.
La sezione del Soccorso Alpino di Auronzo, presieduta da Giuseppe Zandegiacomo Sampogna, compie il 50% degli interventi proprio alle Tre Cime di Lavaredo, in condizioni meteorologiche avverse, in habitat spesso proibitivo, lasciando le proprie famiglie nel cuore della notte.
Garantire l’accesso alle Tre Cime solo in caso di emergenza – proseguono i due consiglieri d’opposizione – ci sembra davvero un insulto per chi mette a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri. L’assidua presenza e frequentazione delle vie sono condizione indispensabile affinché i volontari conoscano adeguatamente l’ambiente e possano svolgere le attività di soccorso in massima sicurezza.
Da ultimo, ma non per importanza, ci si chiede il perché di questo provvedimento che penalizza fortemente i residenti e i frequentatori più professionali e di immagine delle nostre montagne, considerati i benefici economici irrilevanti che ne derivano e l’ininfluente riduzione del numero delle tessere gratuite, in quanto gran parte delle stesse sono assegnate a gestori, famigliari, dipendenti e fornitori dei rifugi in zona.
Si è voluto assumere un provvedimento che porterà solo mugugni e polemiche fra poveri. Fin da ora – concludono Tatiana Pais Becher e Walter Antoniol – il gruppo di minoranza vigilerà con la massima attenzione affinché chi si proclama “duro e puro” lo sia effettivamente e con tutti”.