Vivaio Dolomiti mette a segno un altro successo e riempie la platea del Teatro comunale di Belluno, venerdì sera per l’appuntamento con lo spettacolo di Gioele Dix e l’analisi comparata dei professori Marco Ponti e Giovanni Campeol tra ferrovia e autostrada con le relative ricadute socioeconomiche nel Bellunese. Sul palco, per il contraddittorio, Gianni Pastella, presidente dell’Associazione Vivaio favorevole al progetto autostradale e Vittorio De Savorniani, alpinista, contrario al prolungamento dell’A27 Venezia-Monaco. A condurre la serata Cristina Catarinicchia e Daniele Marcassa, con intermezzi musicali del fisarmonicista Paolo Forte. E con il coordinamento di Mario Maffucci.
Ha aperto la serata Gioele Dix, comico di Zelig, molto applaudito dal pubblico nei suoi due monologhi.
Dopo di lui il professor Marco Ponti, docente universitario di Economia e trasporti all’Università statale di Milano, che sulle prime battute, per chi non lo conosceva, sembrava la continuazione dello spettacolo di Gioele per taglio comunicativo con guizzi di comicità. Ponti, nella sua analisi ha snocciolato dati costi-benefici sulle due ipotesi autostrada-ferrovia giungendo alla conclusione che la ferrovia esce sconfitta rispetto all’autostrada. “La ferrovia è in declino – ha detto – e comunque serve solo il 10% della domanda. La ferrovia, come l’agricoltura inquinante nella Pianura Padana, vive solo grazie ai sussidi pubblici. Se venissero a mancare avremmo praterie e boschi”.
“Attenzione ai projet financing – ha sottolineato il professor Ponti – indifendibili quelli fatti in Italia, perché di solito sono delle fenomenali truffe, dove se l’operazione va bene i privati incassano i soldi, se va male paga lo Stato”.
E’ seguito l’intervento del professor Campeol che in apertura ha evidenziato come la nostra regione alpina sia priva di un valico. “Abbiamo i vicini più competitivi, Trento e Bolzano con il Brennero e il Friuli Venezia Giulia con Tarvisio. Nel 2014 l’autostrada A22 del Brennero ha incassato circa 335 milioni di pedaggi che vanno nelle casse delle due province di Trento e Bolzano. La nostra condizione, senza sbocco autostradale a Nord, porta alla deindustrializzazione e all’abbandono”.
“La strategia di Trento e Bolzano – ha detto Campeol – è quella di conquistare le terre alte Bellunesi e lasciare il resto a Venezia. Apriamoci un valico! Stappiamo il Nord bellunese, passaporto per il mondo. Oggi c’è l’Eusalp, la nuova regione europea, e noi dobbiamo essere la porta di connessione del Nord Europa con Venezia e il Canale di Suez. Un progetto autostradale di alta tecnologia dove passa luce, gas, telefono, ricarica induttiva per auto elettriche. Sono 120 Km da Pian di Vedoia a Lienz 50% dei quali in galleria, diminuendo l’inquinamento prodotto dai veicoli sulla statale 51. Si stimano dagli 11 ai 12,7 milioni l’anno di persone movimentate dall’autostrada con introiti di 197 – 447 milioni l’anno. Esiste una cassa europea che ha stanziato 24 miliardi per Eusalp. Il nostro slogan è: arrivare veloci per vivere lenti”.
In platea era presente l’europarlamentare Remo Sernagiotto, che invitato a salire sul palco dai conduttori ha assicurato che “L’Austria è estremamente interessata al progetto autostradale. Lo sanno tutti. Considerate anche, che il passante di Mestre ha disinquinato la città per l’80%”.
Ha concluso gli interventi il botta e risposta tra Gianni Pastella e Vittorio De Savorniani e il saluto dell’avvocato Simonetta Buttignon.
“L’autostrada rappresenta il passato. Oggi si parla di turismo diffuso, agricoltura biologica” ha sostenuto De Savorniani. “Io non vorrei essere residente a San Nicolò di Comelico – ha replicato Pastella raccogliendo gli applausi del pubblico – ed essere costretto a farmi 4 ore di auto per le terapie all’ospedale di Belluno”.
(rdn)
Video Gioele Dix: https://www.youtube.com/watch?v=j17lhr2vzdc&feature=youtu.be