Scatta la tenaglia del Movimento 5 Stelle su Veneto Promozione. I consiglieri regionali M5S hanno presentato tre diverse interrogazioni per far emergere tutte le opacità nella gestione della società consortile, fra gare ciclistiche fantasma, contributi molto particolari e “promozioni” in odore di conflitto di interesse.
La prima interrogazione a risposta immediata prende le mosse dalle iniziative messe in cantiere da Veneto Promozione per i prossimi mesi. Ci sono in ballo una missione in Cina, un viaggio d’affari in Zambia, una missione economica in Russia, e una in Perù e Colombia. Il progetto legato allo Zambia gode di un contributo pubblico in regime de minimis della Regione e Unioncamere Veneto, per il quale risulta possibile l’intera copertura dei costi relativi ad alcuni servizi organizzativi e logistici per ciascuna azienda partecipante che ammonta a 4 mila euro ad azienda. Non è quindi richiesta alcuna quota di partecipazione. Sarà invece richiesta in fase di avvio della verifica di prefattibilità una caparra pari al 50% del contributo di cui sopra a garanzia della partecipazione. I consiglieri chiedono quindi alla giunta “come mai nel Viaggio d’affari in Zambia è previsto il contributo a regime de minimis a copertura totale se il contributo dovrebbe essere al 50%”.
La seconda interrogazione a risposta immediata punta i fari sulla “coppa Cobram” brasiliana di fantozziana memoria: alla giunta viene chiesto “come fa l’ex assessore Finozzi a dire che non si è mai svolta (o che non è costata un centesimo) la Gran Fondo di bicicletta brasiliana, quando nel verbale della riunione svoltasi a Veneto Promozione risulta nel programma l’organizzazione di gazebo personalizzati per quell’evento e quando esistono testimonianze dirette di organizzazione dell’evento e del mancato svolgimento dello stesso”.
Nell’interrogazione a risposta scritta, invece, i 5 Stelle chiedono al governo veneto
– quanto costa alla Regione la “cabina di regia per le linee strategiche e promozione unitaria”, e chi ne fa parte ed a che titolo;
– quanto è stato speso complessivamente sia per tutte le attività inerenti sia per tutte le attività accessorie alla manifestazione Expo 2015;
– a cosa devono essere imputate, nel dettaglio, le enormi spese per gli stand fieristici, nella X Legislatura, per un obiettivo dichiarato dall’assessore stesso “inutile”;
– quali sono le attività svolte con l’enorme mole di denaro, per la precisione 210.000 euro, che la DGR 2070 del 03 novembre 2014 attribuisce per “Pedemontana expo”, e come si può giustificare una spesa del genere a fronte della spesa inferiore riservata ad Expo Milano;
– a quanto ammonta il costo annuo a carico della Regione Veneto per il funzionamento di Veneto Promozione.
– se esiste un conflitto di interessi, essendo stato Giovanni Franco Masello finanziatore della campagna elettorale di Marino Finozzi nell’anno 2010 e promosso Presidente di Veneto Promozione nel 2011 dallo stesso Finozzi divenuto assessore al turismo;