Un nastro lungo oltre 70 metri fitto di nomi cognomi e firme: un altro importante traguardo della campagna “Liberi dai Veleni”, con la consegna al sindaco di Belluno delle adesioni dei cittadini a sostegno della petizione.
Oltre 6.300 firme raccolte nell’arco di nove mesi da volontari in uno sforzo corale di gruppi ed associazioni apartitiche sono una testimonianza forte e non ignorabile di quanto i cittadini sentano necessaria e urgente una tutela della loro salute.
Rappresentano anche un messaggio per la conservazione e valorizzazione delle caratteristiche di maggior sostenibilità ambientale dell’agricoltura prevalente in Provincia rispetto ai modelli dei territori limitrofi.
In una sala Bianchi gremita i sostenitori della campagna accolgono con piacere l’impegno del sindaco Massaro per far sì che Comune di Belluno si doti in tempi brevi di un regolamento per l’uso dei prodotti fitosanitari, basato sull’applicazione del principio di precauzione.
Come presidente della Conferenza dei sindaci sensibilizzerà tutti i comuni della Provincia a convergere su un unico testo: sarebbe più agevole sia l’applicazione sia i controlli, e garantirebbe equità di tutela ai cittadini e caratterizzazione positiva per un territorio vasto.
Il consigliere provinciale Ezio Lise ha assicurato il suo personale appoggio, convinto che una tempistica di applicazione graduale permetta di combinare sia le esigenze di tutela della salute che quelle operative degli operatori legati allo smaltimento delle scorte e all’adeguamento delle tecniche.
Massaro ha riconosciuto il ruolo che le diverse realtà presenti – associazioni, gruppi e singoli – si sono assunte nel sensibilizzare la popolazione rispetto ai rischi sanitari e ambientali legati all’uso dei pesticidi tipicamente associati delle coltivazioni intensive, con effetti dannosi per un lunghissimo periodo; con piacere accogliamo la sua disponibilità a favorire e supportare questi interventi, sempre caratterizzati da grande rigore scientifico e dalla presenza di oratori competenti e di prestigio.
Noi rappresentanti dei gruppi promotori, come i cittadini presenti, abbiamo apprezzato gli impegni assunti e vigileremo sulla loro concretizzazione, chiedendo di intervenire nelle scelte del Comune in un processo partecipativo, ricordando che oltre 1.000 delle firme raccolte sono di cittadini del capoluogo!
Il coordinamento Liberi dai Veleni
Coltivare Condividendo
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Gruppo Natura Lentiai
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Comitato Bellunese Acqua Bene Comune
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Movimento Terra Bellunese
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Associazione Dolomiti Bio
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La Comune Bellunese
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Ass.Casa dei Beni Comuni Belluno
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Gas La madia feltrina
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Gas El Ceston Cadore
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Gas Grilli Belluno
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GAS Mammabimbi
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GAS Insieme per Limana
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FIAB Belluno Amici della Bicicletta
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AIAB Veneto
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A.Ve.Pro.Bi – Gruppo organizzatore della Camminacoigufi di Cesiomaggiore
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CTG di Belluno
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Federconsumatori Belluno
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Spazi in frutto
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Cooperativa Samarcanda scs onlus.
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WWF Terre del Piave Belluno e Treviso
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Coordinamento Provinciale di Libera Belluno
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Presidio Libera Cadore Barbara Rizzo
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Apidolomiti
CAMPAGNA “LIBERI DAI VELENI” CI METTO LA FIRMA!
PETIZIONE POPOLARE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE CONTRO L’INVASIONE DEI VIGNETI E MELETI INTENSIVI IN PROVINCIA DI BELLUNO
Una nuova forma di colonizzazione è in atto nel territorio bellunese. Molti ettari di terreno vengono acquistati nelle nostre zone allo scopo di impiantarvi coltivazioni di tipo intensivo, in particolare, vigneti e meleti.
Tali coltivazioni sono caratterizzate da un largo impiego di diserbanti e pesticidi che hanno già avuto diversi effetti negativi per la salute e per l’ambiente nelle Province confinanti. Le conseguenze per l’impiego di tali sostanze nel territorio bellunese sono:
a) grave rischio per la salute dei cittadini che abitano, lavorano, frequentano le scuole nelle zone limitrofe alle coltivazioni
b) l’inquinamento della terra, dell’acqua e dell’aria
c) la moria di numerose specie animali (in particolare insetti (es. api), lombrichi e uccelli ecc.)
d) svalutazione del valore commerciale degli immobili confinanti le coltivazioni
e) graduale depauperamento di una risorsa naturale preziosa come è il territorio e il paesaggio della valbelluna
Noi sottoscritti intendiamo riappropriarci della sovranità sul territorio. Pertanto rivolgendoci alle Istituzioni ed agli Enti di competenza:
CHIEDIAMO
1) Che vengano approvati regolamenti di polizia rurale che limitino l’utilizzo dei pesticidi e vietino quelli cancerogeni e nocivi per la salute.
2) Che siano sviluppate politiche che favoriscano un’agricoltura sana e sostenibile nel rispetto della biodiversità e delle tipicità bellunesi.
3) Che vengano rivisti gli strumenti di controllo e salvaguardia sull’utilizzo del territorio per evitare pesanti sbancamenti, deturpazione del paesaggio e possibili discariche abusive.
4) Che vengano ridotti gli incentivi economici per le produzioni intensive e no food in favore di modelli di coltivazione sostenibili per prodotti tipici e primari.
5) Che venga revocata la Denominazione di Origine Controllata (DOC) del prosecco dalla provincia di Belluno, in quanto puro strumento speculativo di aumento delle quote a beneficio esclusivo dei produttori trevigiani.
6) Che siano attivati nelle scuole percorsi formativi su questi temi e che siano istituite diete con prodotti biologici e locali per le mense scolastiche.