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Open studio al villaggio Eni di Borca di Cadore. Tornano le giornate promosse da Dolomiti Contemporanee per la valorizzazione del sito cadorino

Progetto Borca villa di Gellner oggi residenza artistica DC Foto Giacomo De Donà
Progetto Borca villa di Gellner oggi residenza artistica DC Foto Giacomo De Donà

Domenica 24 aprile il villaggio Eni di Borca di Cadore ha fatto da cornice all’open studio promosso da Dolomiti Contemporanee nell’ambito di Progetto Borca. L’evento ha riscosso un ottimo successo attirando decine di appassionati, a dimostrazione della risonanza e dell’apprezzamento che l’attività di Dolomiti Contemporanee vanta non solo in territorio bellunese ma anche nelle zone limitrofe. 

Ad ammirare il gioiello modernista di Edoardo Gellner non soltanto addetti ai lavori, ma anche tanti giovani, studenti, artisti e famiglie.

La visita guidata, a cura dei giovani inseriti nel progetto, ha permesso di accedere ai locali dell’immenso edificio della colonia e di entrare in contatto con gli artisti che la popolano e che silenziosamente si sono divertiti a mescolarsi ai visitatori. Inoltre, per l’occasione è stata aperta al pubblico la chiesa di Nostra Signora del Cadore, realizzata da Gellner in collaborazione con Carlo Scarpa.

Entusiasta per la buona riuscita dell’open studio Gianluca D’Incà Levis, ideatore e curatore della fucina di idee di Dolomiti Contemporanee, che ha da sempre creduto fermamente nel rilancio del villaggio Eni come spazio di scambio e fruizione reciproca tra l’arte contemporanea e il territorio montano. 

Nell’ottica di una rivitalizzazione dei siti di interesse collettivo, senza però ridurli a realtà museali sterili, Progetto Borca offre agli artisti la possibilità di usufruire liberamente degli spazi della colonia. Interagendo con i suoi luoghi e i suoi tesori nascosti prendono vita installazioni artistiche che sono tutt’uno con l’ambiente in cui nascono e che contribuiscono a riportarlo al suo scopo originario: essere vissuto.

Il villaggio Eni, composto di più di 300 edifici tra villette, alberghi, strutture comuni e area campeggio, è un esempio straordinario dell’architettura modernista degli anni ’50 e ’60. Per rendere l’idea delle dimensioni del sito, si ricordi che la sola colonia è percorsa da più di 4 chilometri di corridoi, senza un solo gradino: un ambiente sconfinato, ma armonicamente inserito in un sito tanto bello quanto fragile, racchiuso tra il Pelmo e l’Antelao, a due passi da Cortina.

Nato per volontà di Enrico Mattei e attivo fino al 1991 per i dipendenti della società, il complesso è poi stato abbandonato e, a causa del debole legame con la vita valligiana, è stato silenziosamente riassorbito dalla natura circostante. 

Dolomiti Contemporanee, a Borca come negli altri siti, nasce proprio per reinventare e reinserire questi luoghi nel territorio e nelle persone che lo abitano, mantenendo viva la memoria storica che rappresentano e legandoli al presente.

I prossimi appuntamenti al villaggio Eni arriveranno con l’estate. Tra le novità, l’associazione CoseCosmiche proporrà un evento a metà tra un seminario e un’escursione, in cui artisti, letterati e scienziati accompagneranno il pubblico all’interno della colonia discutendo di arte e scienza nel mondo contemporaneo.

Serena De Salvador

Link: 

http://www.dolomiticontemporanee.net/DCi2013/

http://www.cosecosmiche.org

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